Centinaia di analisi e prestazioni non saranno più erogabili a carico del Servizio Sanitario Nazionale. È quanto scritto in un avviso affisso in diverse sale d’attesa degli studi dei medici di famiglia a Castellammare di Stabia.
“Caro cittadino, caro paziente o meglio caro amico, – si legge nell’avviso – vista la fiducia che riponi in me come tuo medico di famiglia, è importante che tu legga questo avviso”.
La necessità di comunicare quanto sta accadendo è scaturita dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del cosiddetto “Decreto Lorenzin”, che ha determinato che ben 203 tra analisi e prestazioni, d’ora in poi non saranno più erogabili a carico del Ssn, se non limitatamente ad alcune patologie e condizioni previste dal provvedimento.
“Caro cittadino/paziente/amico dovrai, pertanto, pagartele di tasca tua – continua l’avviso – se non rientreranno nei casi previsti dal Decreto. Alcuni di questi esami, come ad esempio il dosaggio del colesterolo, dei trigliceridi o delle transaminasi, da oggi, in assenza di valori elevati, modifiche dello stile di vita o interventi terapeutici, potranno essere ripetuti con oneri a carico del Servizio Sanitario solo a distanza di 5 anni. Hai letto bene, non è un errore di stampa: 5 anni.
Anche alcuni esami radiologici subiranno forti limitazioni. Una Tac o una risonanza della colonna vertebrale potranno essere prescritte a carico del Ssn solo per traumi severi o per complicanze post-chirurgiche. In tutti gli altri casi, il costo sarà a carico del cittadino, cioè dovrai pagartele.
Le prestazioni richieste su ricettario bianco da qualsiasi specialista, sia esso privato o ospedaliero o universitario, potranno essere trascritte da me come tuo medico solo se riportanti una diagnosi coerente. In alternativa, se le prescrivessi rischierei di pagarle di tasca mia, oltre ad avere una multa sul mio stipendio. Guarda a quale ricatto ci stanno sottoponendo.
Insomma, caro amico, è ora che anche tu prenda coscienza delle condizioni a cui stanno riducendo la nostra Sanità e della possibilità che l’obiettivo sia sostituire il pubblico con il privato attraverso le assicurazioni. È tempo che anche Tu faccia la tua parte, non lasciarmi solo.
Fai sentire ai decisori politici – conclude la lettera firmata ‘Il tuo medico di famiglia’ – che la misura è colma perché la Tua rabbia è anche la mia. Sono obbligato a rispettare un Decreto legge che non condivido e non comprendo”.