In poche settimane di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata i Carabinieri della compagnia oplontina hanno scoperto oltre 200 episodi di assenteismo nel comune di Boscotrecase.
Questa mattina i militari hanno dato esecuzione a 23 misure cautelari emesse dal gip a carico di altrettanti dipendenti dell’ente ritenuti a vario titolo responsabili di truffa aggravata ai danni dello stato e di false attestazioni in servizio.
Le telecamere nascoste dagli investigatori hanno documentato comportamenti truffaldini come “passare” il badge anche per colleghi assenti o “passare” e andar via per affari privati.
Uno degli indagati ripreso mentre va a ‘strisciare’ due badge coprendosi la testa con una scatola di cartone per non essere riconosciuto.
Attualmente, il Comune purtroppo non può restare aperto perché fra i dipendenti in ferie, quelli coinvolti nell’indagine (sono circa 30) e quelli agli arresti domiciliari, gli effettivi lavoratori sono al massimo una decina. Un problema enorme per il sindaco Carotenuto che sta contattando la Prefettura per riuscire a risolvere la situazione.
L’obbiettivo è quello di provare a mantenere aperti almeno due degli uffici pubblici più importanti come per esempio l’anagrafe o lo stato civile e per questo motivo si stanno cercando delle contromisure: potrebbero rientrare, per esempio, anticipatamente dalle ferie alcuni dipendenti mentre altri potrebbero arrivare dai comuni limitrofi che dovrebbero letteralmente prestare del personale a Boscotrecase.
Molti di coloro che sono stati sospesi per dodici mesi dalla Prefettura, riceveranno il 60% dello stipendio. Di conseguenza, il 40% che verrà risparmiato potrebbe essere usato per pagare i lavoratori che dovrebbero arrivare nel Comune di Boscotrecase per far funzionare la macchina comunale.
E’ giusto ripeterlo che attualmente il Comune è totalmente chiuso. Si attendono delle novità nelle prossime ore e non è detto che la Prefettura possa intervenire di prima persona in questa gravosa situazione. Incredibilmente sono coinvolti nell’indagine anche il segretario comunale e il comandante dei vigili urbani (in compagnia di altri sei colleghi).