Pentimento del boss Mariano, la camorra reagisce: spari verso la casa di alcuni parenti

marco-marianoLa reazione della camorra al pentimento del boss Marco Mariano non si è fatta attendere: la scorsa notte due uomini in sella ad una moto di grossa cilindrata hanno esploso numerosi colpi di pistola verso uno stabile dove abiterebbero parenti del ras pentito.

Ancora una volta avevamo visto giusto parlando di allontanamento forzato di parenti dei Mariano dai Quartieri Spagnoli e della sparizione improvvisa di noti affiliati allo stesso clan per timore di arresti o ritorsioni da parte di clan avversi che potrebbero approfittare del momenti di debolezza dei Mariano per colpirli mortalmente nella propria roccaforte.

Il neo pentito Marco Mariano avrebbe gettato camorristi e professionisti collusi nel panico: depositario di nomi, circostanze e ruoli l’ex boss Marco potrebbe distruggere dalle fondamenta un sistema talmente ramificato nei veri starti della comunità da essere difficilmente individuabile da parte della magistratura. Un fiume di denaro frutto delle illecite attività perpetrate sul territorio che colletti bianchi collusi hanno ad arte ripulito per decenni.

Oggi grosse società sarebbero riconducibili a pezzi da novanta della camorra storica che controllerebbero sotto mentite spoglie persino diverse associazioni sulla carta di beneficenza. Beneficenza in realtà per i conti della peggior risma di camorristi di Napoli. Come metastasi di un cancro sociale ad oggi incurabile questi signori della malavita hanno interessi ovunque: forti di una liquidità inimmaginabile avrebbero stretto alleanze commerciali con la mala cinese al fine di ripulire nei megastore asiatici i profitti del traffico di stupefacenti, del racket e dello sfruttamento della prostituzione.

Uno dei business più redditizi oggi a Napoli sarebbe proprio il mercato del sesso: studentesse, casalinghe più o meno giovani , transessuali e gigolò , di tutto e di più al servizio di un’utenza spesso composta da facoltosi professionisti della Napoli bene che non esitano a sborsare anche 500 euro a notte per incontri particolarmente fantasiosi sul piano sessuale. Ed ecco che come funghi dal nulla sorgono centri estetici con tanto di foto promozionale “eloquente” su noti siti internet per appuntamenti.

Tutti sanno e vedono ma nessuno muove un dito per quanto meno arginare questo miserabile fenomeno: in queste condizioni parlare di legalità e trasparenza istituzionale equivale a pretendere che la gente creda che Pinocchio sia esistito sul serio. E il grillo parlante? Tranquilli, ci ha pensato la camorra a farlo fuori per tempo.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.