Napoli, quei rifiuti adiacenti al comando dei vigili urbani

Marciapiedi bloccato in via DioclezianoInciviltà e degrado dilaganti a Napoli: allertati da alcuni residenti ci siamo recati in via Diocleziano dove, a pochi metri dal comando vigili urbani, il marciapiedi era completamente bloccato da lastre di vetro (in parte ridotte in cocci appuntiti) e rifiuti di ogni genere. Pensiamo al transito di pedoni con particolare riferimento ai bambini, agli anziani e ai diversamente abili.

Una vergogna senza fine, come hanno precisato i cittadini: “Siamo esasperati da un andazzo che dura ormai da anni nella zona. Incivili scaricano di tutto e di più a pochi metri dal presidio di una polizia municipale forse troppo occupata in altre faccende per dar peso alle numerose denunce da noi inoltrate in merito allo scempio che quotidianamente siamo costretti a subire. Pensiamo alle conseguenze drammatiche della caduta accidentale sui rifiuti, spesso taglienti e pericolosi, di un bambino, di un anziano o di un diversamente abile. In periodo elettorale il sindaco Luigi De Magistris aveva parlato di maggiore vigilanza e di tutela del territorio. Ci sentiamo ancora una volta traditi da chi avrebbe il dovere di tutelare la qualità d’esistenza dei napoletani”.

Palpabile l’esasperazione della gente che, tra agguati di camorra consumati a qualsiasi ora del giorno nella zona, furti, rapine e inciviltà dilagante, si vede abbandonata a se stessa dalle istituzioni che tanto avevano al contrario decantato il riscatto socio-economico dei luoghi.

“Grazie a voi de Il Gazzettino vesuviano – hanno concluso i residenti – per avere, ancora una volta, raccolto la nostra richiesta di aiuto evidenziando un problema che rappresenta per noi ennesimo motivo di preoccupazione. Dobbiamo purtroppo sottolineare come altri organi di informazioni abbiano snobbato più volte le nostre segnalazioni occupandosi invece di zone più elitarie della città. Del resto siamo abituati a essere considerati cittadini di serie B e nutriamo poche speranze che la mentalità da parte di chi ci amministra a livello centrale e locale possa mutare”.

Parole forti che dovrebbero far riflettere gli addetti ai lavori e scuotere le coscienze di chi da decenni vende promesse vane ai napoletani ma nulla di più. Lusingati dalla stima dei cittadini tentiamo dalle pagine del giornale di riportare fedelmente la realtà dei fatti senza prevenzione alcuna o discriminazione di sorta nel rispetto della dignità e dei diritti civili degli onesti contribuenti.

Della serie: per molti varrà poco ma per noi è fondamentale essere tra la gente, per la gente in difesa della narrazione oggettiva dei fatti e no di realtà costruite ad arte nell’interesse del potente di turno.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.