L’intervento è scattato a mezzanotte e mezza circa, alcuni militari sono entrati, altri hanno circondato l’esercizio per filtrare gli ingressi.
Perquisendo dietro al bancone, tra bibite, drink alcolici, caffè, cornetteria e gelati, in un cassetto nascosto proprio sotto alla cassa hanno trovato un vasto assortimento di stupefacenti: 20 pezzi di hashish (33 grammi); 15 bustine di marijuana (20 grammi); e a differenza dei “coffee shop” di Amsterdam anche 68 dosi di cocaina (18 grammi). Nel cassetto anche l’incasso dell’attività “secondaria” con l’incasso, chiaramente separato da quello del bar, di 1895 euro. Un business a quanto pare decisamente remunerativo.
Nello stesso cassetto rinvenuti anche due telefoni cellulari marca Master, che sanno tanto di comunicazioni “alternative” funzionali allo scopo, con sim anonime. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro.
Perquisita anche l’abitazione del gestore dell’esercizio pubblico, dove i militari hanno rinvenuto un altro pezzo di cocaina (11 grammi) ancora da suddividere in dosi. Proseguono le indagini per far luce sull’eventuale giro di complicità e se la piazza di spaccio possa essere riconducibile alla criminalità organizzata locale.
Gennaro i., dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso il proprio domicilio dove rimarrà in stato di detenzione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.