Un prototipo di guanto bionico in grado di favorire la riabilitazione e di riprodurre tutti i movimenti della mano.
Il progetto è stato realizzato praticamente da due ragazzi, Nunzio Donnarumma e Francesco Rosa, frequentanti la quinta superiore dell’istituto Bartolo Longo di Pompei. I due allievi della scuola della città mariana hanno presentato la loro idea, durante i recenti esami di Stato, ottenendo il massimo della valutazione ed il plauso della commissione esaminatrice, nonché quello dell’arcivescovo prelato S.E. Mons. Tommaso Caputo.
La realizzazione dei due ragazzi è in grado di effettuare tutti i movimenti che deve compiere una mano umana. In pratica essa è stata creata con un guanto dotato di appositi sensori di posizione. Essi collegati alle terminazioni del sistema nervoso, che funziona attraverso impulsi elettrici, possono riprodurre tutte le azioni tipiche della parte terminale dell’arto superiore.
Un guanto di questo tipo potrebbe rappresentare una vera e propria novità nell’ambito delle apparecchiature biomediche per la riabilitazione fisica. Il progetto da parte dello studente Francesco Rosa è stato altresì accompagnato da un’esposizione orale avvenuta in lingua inglese, sullo sviluppo dell’automazione nel settore biomedicale. Il lavoro di ricerca e di realizzazione dei due allievi di Pompei, non è stata l’unica novità del recente esame di stato. Altro momento caratterizzante della maturità è stata l’esibizione dello studente Giuseppe Santarpia, semiconvittore del Centro Bartolo Longo nonché componente della Banda musicale dell’istituto, che ha ricevuto la menzione ed il plauso da parte della commissione per aver concluso il suo esame orale, suonando con tromba piccola il silenzio di Nini Rosso.
Tutte queste attività attuate dagli studenti dell’istituto ad indirizzo manutenzione ed assistenza tecnica, sono in linea con il nuovo assetto didattico/educativo della scuola che da quest’anno è coordinata dal prof. Antonio Alvino.
Gli esami di Stato, sono stati quindi la conclusione di un percorso attivato da studenti e docenti dell’istituto, appartenente al Centro di Accoglienza Oratoriale Semiresidenziale «Bartolo Longo», diretto da Fratel Filippo Rizzo. Già da qualche anno, attraverso l’inserimento di nuovo personale docente, all’istituto Bartolo Longo, nell’ottica della prosecuzione dell’opera del Beato, si è sperimentato un nuovo tipo di didattica, caratterizzata da percorsi di recupero e potenziamento in orari extra – scolastici, progetti di alternanza scuola/lavoro e aggiornamento continuo dei docenti, con relativa valutazione che prevede un coinvolgimento diretto dei ragazzi, soprattutto se provenienti da ambienti difficili, e delle rispettive famiglie.