Pianura, ferito 21enne: i sicari sbagliano persona

PianuraAncora una volta avevamo visto giusto temendo per l’incolumità di innocenti cittadini rei solo di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato: è quanto accaduto ad un 21enne di Pianura, incensurato ed estraneo ad ambienti malavitosi che, nella tarda serata di ieri, è stato ferito ad un piede a pochi passi dallo stabile dove abitava da due uomini in sella ad uno scooter che gli hanno esploso contro tre colpi di pistola.

Soccorso e trasportato da alcuni parenti all’ospedale San Paolo la vittima è stata operata al piede per l’estrazione del proiettile e potrebbe, fortunatamente, lasciare il nosocomio in pochi giorni. Miracolosamente dei tre colpi esplosi dai killer due sarebbero infatti andati a vuoto e solo un proiettile aver centrato il 21enne ad un piede.

Gli inquirenti non avrebbero dubbi sul clamoroso errore da parte dei sicari che avrebbero sbagliato palesemente persona. Forse una somiglianza fisica, l’abitare nei pressi di pregiudicati della zona o semplicemente indossare un capo di abbigliamento uguale a quello del reale obiettivo del commando poteva costare la vita ad un innocente.

Sono mesi che dalle pagine del giornale evidenziamo l’emergenza sicurezza sul territorio, il terrore della gente onesta di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato è oggi i fatti ci danno drammaticamente ragione. Vana e fiacca appare la risposta di uno Stato che a questo punto deve scendere in campo in modo preventivo e non solo repressivo in difesa della pubblica incolumità e della qualità d’esistenza dei cittadini. Adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione subito contro il dominio assoluto della camorra soprattutto in certi quartieri di Napoli o la città è destinata ad essere ostaggio eterno del crimine organizzato. Invece di promuovere esclusivamente kermesse di lusso dalla pessima organizzazione logistica-commerciale, il governo locale instaurasse subito un tavolo permanente con le istituzioni centrali al fine di bonificare la perla del mediterraneo dal marciume sociale che la soffoca da decenni.

Ai potenti, lo ribadiremo sempre, questo andazzo fa comodo: nel torbido si pesca meglio arroccati nelle proprie roccaforti inespugnabili a braccetto con la massoneria, la cattiva politica e l’imprenditoria collusa con il malaffare.

A Napoli esistono ormai cittadini di serie A, serie B e persino Lega Pro ed è questa una realtà vergognosa per chi da amministratore si professa fermo sostenitore dell’uguaglianza sociale e della trasparenza operativa.

Della serie: e qui fu Napoli, San Gennaro aiutaci tu.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.