Nuovo capitolo dell’inchiesta sui furbetti del cartellino a Boscotrecase. Solo tre dipendenti rientrano in servizio per gli altri resta la sospensione dal lavoro ma ritornano in libertà, revocati gli arresti domiciliari anche all’uomo della scatola.
Grazie ad una telecamera posizionata sul marcatempo e agli appostamenti effettuati dai Carabinieri della stazione di Trecase e della Compagnia di Torre Annunziata, era scattata l’operazione che aveva preso nella rete gran parte dei dipendenti comunali di Boscotrecase. Gli uomini dell’Arma avevano verificato che in tanti, dopo aver passato il badge e quindi certificata la loro presenza a lavoro, uscivano per gli uffici comunali per sbrigare le più svariate faccende personali, ma anche per recarsi a prendere un caffè, magari nella non proprio vicinissima Pompei.
Il gip Giovanni de Angelis del Tribunale di Torre Annunziata, Effettuati gli interrogatori e preso atto delle successive istanze presentate dai difensori, ha ridotto le misure cautelari nei confronti dei 23 dipendenti indagati per assenteismo.
Solo in tre però hanno ottenuto la revoca della misura. La comandante dei vigili urbani, Maria Clotilde Liotto, Carla Avino e Salvatore Izzo ritorneranno in servizio. Il rientro in particolare di Izzo, responsabile dell’ufficio Ragioneria, sarà fondamentale per il varo del primo bilancio del neosindaco Pietro Carotenuto.
Ancora sospesi per 12 mesi, anche se non più ai domiciliari, Ciro Iannucci, Antonio Noto, Teresa Carotenuto e l’uomo della scatola Michele Borrelli. Sospesi dai 6 ai 3 mesi tutti gli altri. Non si ferma intanto il lavoro del collegio difensivo che si rivolgerà al Riesame per provare ad ottenere l’annullamento totale dell’ordinanza.