Era nell’aria già da qualche giorno e solamente nella tarda serata di oggi c’è stata la conferma. La lista civica che ha supportato il sindaco Toni Pannullo per tutta la campagna elettorale si dissocia dal primo cittadino stabiese. Si consuma, così, a pochissime ore dal consiglio comunale il primo grande strappo in maggioranza anche se ora la patata bollente è nelle mani di Giordano e Duilio che dovranno decidere cosa fare: restare con Pannullo o seguire la linea politica della propria lista?
Attualmente è difficile fare delle previsioni ma secondo alcune indiscrezioni non dovrebbero esserci colpi di scena con i due che non dovrebbero abbandonare la maggioranza. In qualsiasi caso, comunque, bisogna aspettare il consiglio comunale di domani prima di avere delle certezze in merito.
Ritornando, però, a Stabia in Progress e alle motivazioni che hanno spinto Antonio Sanges e Gianfranco Piccirillo ad ufficializzare il proprio dissenso verso Pannullo bisogna prendere in considerazione un comunicato che è stato diffuso questa sera. “La fase preelettorale – spiegano i due – è stata caratterizzata dall’indecisione del PD sull’indicazione del candidato sindaco, che calato dall’alto solo nelle ultime ore ha impedito, per motivi oggettivi, l’approfondimento e la necessaria condivisione del programma elettorale di coalizione. Il dopo elezioni avrebbe dovuto comportare finalmente una fase di strutturazione della coalizione vincente, composta da una forte rappresentanza civica e dalla galassia del PD, per delineare un percorso politico-programmatico e di governo, scandito dalle priorità contingenti.
Dunque era necessario un organo di direzione politica, rappresentativo, espressione politica ed istituzionale di ciascuna lista, il cui ruolo primario avrebbe dovuto essere riconosciuto in primis ai Presidenti, ai Segretari, ed ai Coordinatori promotori delle liste. Questa impostazione, dal nostro punto di vista, rappresenta l’unico mezzo per riappropriarsi della politica democratica. Per contro, il Sindaco e la galassia P.D., hanno deciso di ripercorrere la vecchia strada che ha portato al fallimento le ultime amministrazioni: quella della personalizzazione della politica, che, scavalcando ogni ideale democratico e di sana condivisione, si riduce ad intessere rapporti e accordi sottobanco con i consiglieri eletti”.
L’attacco di Stabia in Progress si rivolge particolarmente al Partito Democratico e alla sua gestione politica: “Il Pd intasca sindaco, vice sindaco, Presidenza del Consiglio e tre assessorati chiave. Nell’unica riunione ufficiale di sabato 2 luglio, tra la delegazione al completo di Stabia in progress ed il sindaco, abbiamo rimarcato l’urgenza di formalizzare la direzione politica di coalizione, per affrontare gli indifferibili problemi da porre subito in agenda (Macchina comunale, Terme, Lavori di PIU Europa).
Sulla questione Giunta, la delegazione di Stabia in progress, considerata la delicata fase e le complesse dinamiche per la sua composizione, non ha avanzato specifiche richieste, ha recepito quelle del Sindaco circa le deleghe da lui proposte, (Attività produttive, annona e termalismo) ed ha anche registrato la sua piena disponibilità a valutare positivamente le indicazioni fornitegli dalla delegazione, che riguardavano i primi quattro candidati non eletti della lista (Antonio Sanges, Anna Sergio, Cuomo Domenico, Casimiro Donnarumma). Attendevamo quantomeno una riunione di coalizione e un ulteriore incontro definitivo. Ciò non è avvenuto”.
Ed è per questo, quindi, che il malumore era tanto. Alla luce dei fatti, il direttivo di Stabia in progress riunendosi e prendendo atto che, dopo solo un mese di amministrazione, “è venuto meno lo spirito di coalizione, non è stata mai svolta o formalizzata una riunione di coalizione per discutere il programma elettorale e l’assetto di governo, sono venuti meno dunque, luoghi e soggetti di interlocuzione, il sindaco ha nominato una giunta politica, rappresentativa di tutte le liste civiche, esclusa Stabia in progress, questa maggioranza è rimasta solo un variopinto comitato elettorale, non sussistono le condizioni per una proficua e leale collaborazione, dato il venir meno del dovuto rispetto nei confronti della nostra forza politica e delle più elementari regole di un costruttivo rapporto di coalizione”.
In conclusione, tuttavia, ecco l’invito per i due consiglieri eletti (Giordano e Duilio appunto): “Il direttivo ha deciso di dissociarsi dalla coalizione del Sindaco Pannullo, che ad oggi si fonda su un programma elettorale improvvisato ed approssimativo, e che è figlia di promesse individuali e non di punti programmatici decisi collegialmente. Il direttivo di Stabia in progress si aspetta, inoltre, che i consiglieri eletti nella propria lista formalizzino, in sede di Consiglio Comunale, la propria posizione in maniera chiara e netta in linea con questo documento”.
Si preannuncia quindi un lunedì di fuoco per Toni Pannullo al suo primo consiglio comunale. Solo dopo un mese di amministrazione, la maggioranza è già stata messa a dura prova.
Gennaro Esposito