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Sant’Anastasia, fontane ornamentali al via il bando di sponsorizzazione

piazza 2 novembreCinque fontane ornamentali sono in cerca di sponsor ed il relativo bando è stato pubblicato il 21 scorso. Approvato il progetto dalla Giunta Comunale, il responsabile del servizio ha provveduto ad approvare gli atti relativi al bando di sponsorizzazione, pubblicato sul sito dell’Ente e con manifesti murali.

Associazioni ed aziende possono presentare istanza di sponsorizzazione per una sola delle seguenti fontane ornamentali: fontana con piazza – via Marconi – Piazza San Ciro; fontana con aiuola – Via Marconi; fontana – Piazza II Ottobre; fontana con aiuola – Piazza Sodani; fontana Parco Tortora Brayda – via Romani.

E’ richiesta al candidato sponsor la gestione e la manutenzione a proprie spese del bene pubblico per cinque anni; in cambio l’Ente concederà la possibilità di pubblicizzare l’iniziativa dello sponsor, dei suoi prodotti, marchio e/o attività mediante apposita targa.

Il Bando è aperto fino alla conclusione dell’intero procedimento, che è ispirato alle norme attuali ed ai principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza e proporzionalità.

L’Ente ne trae beneficio economico in termini di risparmio di spese, ma, se la pubblicità è l’anima del commercio, coloro che sponsorizzeranno le fontane ornamentali avranno un ritorno di immagine e di gradimento notevole, sia da parte dei cittadini che da parte dei fornitori e dei clienti.

“Continua l’azione amministrativa tendente a coinvolgere associazioni ed imprese – dice il Sindaco Lello Abete – nella gestione e manutenzione di beni del nostro paese. Come è già accaduto per le panchine sponsorizzate, il cui bando è tutt’ora aperto, mi auguro che anche la proposta di adottare una fontana ornamentale incontri la favorevole accoglienza dei cittadini, delle associazioni e dei commercianti o imprenditori. Oltre al vantaggio per l’Ente e per gli sponsor, con le sponsorizzazioni può aumentare il senso di appartenenza del bene pubblico all’intera cittadinanza”.

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