Uno spettacolo di alto profilo e standard sbalorditivi, dedicato a tutti quei cantautori del Sud che con i propri successi hanno collocato l’Italia fra le eccellenze mondiali di ogni tempo, come nel caso di Domenico Modugno con “Tu si ‘na cosa grande” e “Volare”. Un diario di viaggio della musica mediterranea accompagnato da molti sorrisi, e raccontato per questa occasione in chiave moderna e smooth jazz, mescolando espressioni acustiche, e toni etnici e blues mai scontati ed imprevedibili,. incontrando il gusto di tutte le generazioni e il sapore tradizionale del made in Italy partenopeo così com’è percepito all’estero. Le sonorità dallo spirito metropolitano del saxofono, l’eleganza di un basso equilibrato e deep, i bpm scanditi dalla sincronia mai eccessiva della batteria ed un pianoforte virtuoso unito ad una voce poliedrica e versatile, questa la magia creatasi nella meravigliosa piazza principale della cittadina agerolese, per il Festival dell’Alta Costiera Sorrentina. Affiatamento, padronanza del palco, interpretazione disinvolta ed a tratti spregiudicata, carisma e catarsi costante con il pubblico, grandi dosi di ironia e capacità di ridere di se stessi con modestia, anche là dove il vento porta via gli spartiti dal leggio.
Attenzione particolare è stata rivolta al crescendo del brano “Don Raffaè” eseguito da Veronica Vitale nell’azzardo geniale di vestire il jazz di rap, insieme a movenze fiamminghe, cavalcando una fila interminabile di strofe e parole pronunciate a regola d’arte con pieno controllo dalla stessa, legando il tutto in fusione/mashup con “Se io fossi San Gennaro” di Federico Salvatore. “Essere Napoletano è Meraviglioso” – il messaggio dell’artista.
Durante il concerto, la totale partecipazione del pubblico sorpreso dalla rielaborazione personale di tutti i brani in programma, ha inevitabilmente provocato con l’inchino finale degli artisti, un esplosione di applausi incontrollabili ed innumerevoli richieste di bis.
Veronica Vitale e Alessio Busanca concludono con “Caruso” e soddisfano il pubblico, per il secondo bis richiamando “Nel blu dipinto di Blu” in una versione intima piano e voce accompagnati dal coro del pubblico.
“Non è come pensate, è sempre e soltanto, come sentite, Abbiate il coraggio di essere felici!” – così il saluto di Veronica Vitale.
Sul Palco : Veronica Vitale , lead voice, art director; Alessio Busanca Pianista, art director; Domenico Andria, bassista; Stefano de Rosa, batterista; Federico Milone, saxofono; con la straordinaria conduzione di Francesco Mercatelli.