I militari bloccano l’auto e scendono. I due giovanissimi (dal volto sembrano addirittura minorenni) con uno scatto fulmineo scappano a piedi lasciando la ragazza sola. I militari bloccano lei, ha addosso un vestitino elegante e si esprime correttamente. Ma i carabinieri le trovano nella borsetta una potentissima “Beretta calibro 9 parabellum” (arma da guerra che spara proiettili con incamiciatura d’acciaio, in dotazione alle forze di polizia) con matricola abrasa e 13 colpi nel caricatore.
La ragazza non fornisce spiegazioni. I militari attivano le ricerche dei due fuggitivi. Pare abbiano raggiunto una stradina nelle vicinanze da dove poi si sarebbero allontanati con una “Chevrolet Matiz”.
Gli operanti riescono ad avere il numero di targa. Raggiungono l’indirizzo del proprietario e trovano i due giovani, un minorenne e uno 19enne.
Nessuno dei tre fornisce spiegazioni, si tratta di: A. D., 21enne napoletana; G.D., 19enne napoletano; M.A., 16enne napoletano; tutti e tre incensurati. I due maggiorenni, lui e lei, vengono arrestati con l’accusa di porto e detenzione abusiva di arma da guerra. Per il 16enne scatta la denuncia a piede libero per i minorenni e poi affidato ai genitori. Dopo le formalità di rito G.D. viene accompagnato a Poggioreale, mentre A.D. finisce ai domiciliari. Continuano le indagini.