Il rilancio di Castellammare per l’amministrazione di Toni Pannullo passa soprattutto per il centro antico e lo testimonia l’attenzione che la nuova squadra di governo sta riponendo nella zona vecchia della città delle acque. A tal proposito, è pronto un nuovo progetto che dovrebbe ridare linfa al centro antico e che dovrebbe soprattutto far crescere il patrimonio artistico del territorio.
“Una porta per il centro antico” si basa particolarmente sul restauro e riuso del chiostro del Convento dei Padri Riformati di San Francesco, da utilizzare per eventi ed attività culturali. Le proposte progettuali consistono in un insieme sistematico di azioni volte a valorizzare e promuovere la parte di proprietà comunale in cui è allocata la scuola denominata ex Seminario, ed il Centro Antico della Città di Castellammare di Stabia di cui il complesso costituisce una delle porte.
Al termine dei lavori dovrebbe esserci l’evento “Una porta per il Centro Antico di Castellammare” che si svolgerà all’interno del chiostro dell’ex Convento di San Francesco e si articolerà in cinque giorni cadenti nei mesi di agosto-settembre 2017, più propizio ad intercettare la massima ampiezza di flussi turistici.
Scopo dell’iniziativa è quello di promuovere e valorizzare il chiostro dell’antico Convento di San Francesco che per la sua posizione strategica rappresenta una sorta d’ingresso al Centro Antica della città. Quest’area per oltre cinque secoli, a partire dal 1300, ha costituito il fulcro della vita francescana cittadina ed ha contributo fortemente alla vita civile e culturale della comunità stabiese.
La location dell’evento è rappresentato dal restaurato Chiostro del Convento di San Francesco e degli spazi ed ambienti di proprietà comunali ad esso pertinenti. L’ingresso al chiostro avverrà dall’antistante Piazza Giovanni XXIII , attraverso l’androne del complesso scolastico “ex Seminario”, opportunamente allestito con tappeti-guida, vasi con piante e un’hostess point a disposizione dei partecipanti agli eventi. Nel porticato pertinente all’edificio scolastico saranno allestiti stand per la degustazione di prodotti tipici della filiera enogastronomica locale. In una residua porzione del detto porticato, opportunamente posti, saranno sistemati due bagni chimici.
Tali opere di restauro necessitano di una serie di azioni così riassumibili: pulizia generale delle aree interessate; interventi alle facciate prospicenti lo spazio claustrale da destinare ad eventi; esecuzione di pavimentazione in battuto di tufo nel chiostro, con realizzazione di sottoservizi per convogliare le acque di superficie e quelle piovane provenienti dai lastrici circostanti; sistema d’illuminazione del chiostro, mediante inserimento di corpi illuminanti con lampade a led; sistemazione di siepe nel perimetro del chiostro; sostituzione o delocalizzazione del corpo ascensore presente sulla facciata del complesso scolastico, prospiciente il chiostro. Verrà valutata la possibilità di sostituire le chiusure opache del castelletto con diaframmi vetrati, in modo da meglio integrare l’impianto con il contesto oppure di delocalizzare l’ascensore all’interno dell’edificio, in posizione centrale al corpo scala ivi esistente. L’eventuale delocalizzazione renderebbe più agevoli le attività culturali nell’area claustrale e consentirebbe un uso più razionale dell’infrastruttura scolastica medesima.
Interventi degli spazi del braccio orientale del portico e degli spazi di accesso e di collegamento interno dell’edificio comunale, con esecuzione di nuovi intonaci, nuove tinteggiature e nuovo sistema d’illuminazione a lampade led. Gli eventi culturali avranno una dimensione sovracomunale, di tipo nazionale; verranno esplicitamente previste azioni per la promozione delle risorse culturali e delle produzioni tipiche del territorio di riferimento.
Parlando in termini concreti, i lavori dovrebbero partire nel novembre del 2016 e dovranno terminare a primavera inoltrata del 2017 per poi avere tutto pronto per l’estate prossima. Progetti importanti per tutta la città che potrebbe così rilanciarsi in ottica turistica.
Gennaro Esposito