Napoli, “falchi” in azione nei vicoli per combattere la camorra

CRO SAN GIOVANNI A CARBONARA PATTUGLIATA DAI FALCHI (NEWFOTOSUD ANTONIO DI LAURENZIO)

Puntare sui “falchi” per combattere nei vicoli la violenza delle nuove leve di camorra. Ottimo il bilancio dell’azione preventiva e repressiva messa in essere dalla sesta sezione criminalità diffusa in forza alla squadra mobile della questura di Napoli. La Sanità, Forcella, Secondigliano, San Giovanni a Teduccio, Il Vasto: queste solo alcune delle zone dove la presenza dei falchi ha portato all’arresto di noti pregiudicati affiliati a clan storici della città.

Un lavoro certosino e professionale spesso ostacolato dall’omertà che ancora sovrana regna in certi quartieri di Napoli. Garantendo l’anonimato abbiamo intervistato un operatore di polizia in servizio presso la sezione falchi : “ Ogni giorno ci confrontiamo con una realtà – ha precisato il poliziotto – drammatica e al tempo stesso caotica da decifrare.

Dedali di vicoli che favoriscono il prolificare del malaffare favorendo nel contempo la fuga a scippatori e delinquenti di ogni risma. Nelle aree a rischio di Napoli c’è tanta brava gente : ma l’inoccupazione, l’ignoranza e la sete di riscatto abbagliano i giovanissimi che entrando nel sistema non comprendono di firmare la propria condanna a morte.

Il dato che più ci impensierisce e la capacità offensiva dei nuovi baby boss: spesso cocainomani questi giovani camorristi in carriera sono pronti a tutto pur di accaparrarsi il controllo degli affari illeciti sul territorio con particolare riferimento allo spaccio di stupefacenti”. Chiare le parole dell’uomo che lancia un appello ai napoletani: “Chiediamo la massima collaborazione dei cittadini: occorre denunciare e non tacere se si vuole combattere la camorra con successo. Noi siamo determinati a svolgere il nostro lavoro con professionalità e costanza ma la gente deve venirci incontro facilitando il nostro compito con la propria preziosa collaborazione.

Non siamo eroi e non abbiamo mai pensato di esserlo: rischiamo la vita ogni giorno ma siamo lieti di apportare il nostro umile contributo alla causa. Pensiamo al futuro dei nostri figli e facciamo il possibile perché si viva in una Napoli meno violenta”. Scolarizzazione adeguata, occupazione e sana aggregazione per non lasciare campo libero alla camorra. Lo ripeteremo sempre certi della fondatezza di tale tesi e nel rispetto della dignità dei tanti onesti napoletani.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.