Napoli, camorra: caccia al latitante Felice D’Ausilio, si tema una faida

bagnoli-napoliIl boss latitante della zona di “Bagnoli” di Napoli, Felice D’Ausilio, sarebbe determinato a imporsi nuovamente sul territorio annientando il gruppo Giannelli di Cavalleggeri. Gli inquirenti temono un’improvvisa ripresa delle ostilità tra gli storici D’Ausilio e gli emergenti Giannelli capeggiati dal ras attualmente detenuto Alessandro.

Una sorta di D’Ausilio vs Giannelli combattuta sul campo senza esclusione di colpi. Dopo il ferimento del figlio di Alessandro Giannelli la tensione è tornata alle stelle: gli investigatori stanno cercando in tutti i modi di stanare Felice D’Ausilio che potrebbe essere ospite a Bagnoli di famiglie insospettabili e quindi difficilmente individuabili.

Giannelli poi dal carcere non aspetterebbe passivamente gli eventi: eccellenti infatti i rapporti tra il ras Alessandro e la cupola di Secondigliano (anche di parentela) che potrebbe intervenire a favore del boss di Cavalleggeri contro il rivale D’Ausilio. Se così fosse saremmo alla vigilia di una vera e propria carneficina: efferata la violenza con la quale colpiscono i killer professionisti di Secondigliano in grado di muoversi sull’intero territorio partenopeo a qualsiasi ora del giorno.

A Cavalleggeri come a Bagnoli la paura è forte tra i residenti: “Ci aspettiamo il far west – hanno commentato alcuni commercianti di Cavalleggeri – da un momento all’altro. Così non si può andare avanti: siamo ostaggi di questi camorristi contro i quali lo Stato ha prodotto ben poco ad oggi. Abbiamo paura per i nostri figli che potrebbero trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Chiediamo maggiore attenzione da parte delle istituzioni nelle quali in tutta onestà crediamo ormai fino a un certo punto”.

Duri i toni dei commercianti a cui fanno eco le parole dei colleghi di Bagnoli : “Sono decenni che subiamo la violenza di questa gentaglia e ormai ci aspettiamo di tutto. All’imbrunire a Bagnoli cala il copri fuoco: i nostri ragazzi vivono nell’angoscia di trovarsi involontariamente coinvolti in raid di camorra e quindi evitano di frequentare Bagnoli soprattutto la sera. Per non parlare dell’aspetto economico: la gente intimorita si reca altrove per lo shopping penalizzando ulteriormente le nostre attività già vessate dal momento difficile attraversato sul piano produttivo dal Paese.

Ai nostri ragazzi diciamo di lasciare questi posti di sangue e inoccupazione per costruirsi un futuro migliore altrove”. Non aggiungiamo alcun commento dovendo annuire con grande sconforto alle dichiarazioni degli esercenti. In sintesi: “la nottata” a Napoli sembra proprio non passare mai.

Alfonso Maria Liguori

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