Non ce l’ha fatta Martino Marino, agricoltore di 46 anni, l’altro uomo folgorato nel Cilento il 3 agosto scorso mentre era intento ad aiutare gli operai ad alzare un lampione d’illuminazione esterno in un cantiere.
Quattro giorni fa nel tragico incidente avvenuto a Gromola, durante le operazioni di fissaggio del palo, si era creato un “arco elettrico” la cui scarica aveva ucciso all’istante Walter De Nigris operaio 27enne.
Gravissime le lesioni cerebrali riportate in seguito alla violenta scossa da 20mila volt. Il fato aveva voluto che Marino si trovasse, per caso, nei pressi della villa in costruzione e che, vista la sua stazza imponente fosse stato invitato, anche in base alla sua notoria generosità, dagli operai a dare ‘una mano’ per alzare il lampione.
Marino era stato ricoverato in condizioni disperate. Questa mattina, poco prima dell’alba, il suo cuore si è fermato definitivamente. L’uomo lascia i due figli, Pietro e Speranza, e la moglie Claudia, già provata dalla scomparsa del fratello Giuseppe, morto appena un mese fa per un arresto cardiocircolatorio mentre giocava a calcetto con gli amici.
ll cordoglio del Sindaco Italo Voza per la scomparsa di Martino Marino: “Ci ha lasciato una persona onesta, un esempio per tanti giovani, sono veramente rattristato e vicino ai familiari, in particolare alla moglie, la signora Claudia Seno, che in queste ultime settimane è messa a dura prova dalla vita che gli sta riservando momenti assai dolorosi”.
La Procura di Salerno ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla vicenda.