In uno stadio semivuoto il Napoli batte il Monaco per 5-0 con quattro reti di Gabbiadini ed una di Allan ma in città il clima è rovente non solo perché è agosto; i supporters azzurri hanno iniziato da poco una violenta protesta contro il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, con striscioni presenti in più zone della città contenenti frasi violente e minacciose ai limiti della denuncia penale.
I suddetti striscioni concretizzano uno strappo tra tifo e società; un rapporto non più idilliaco come i primi anni di gestione De Laurentiis quando un’intera città vedeva nel produttore cinematografico un capo popolo che avrebbe portato il Napoli alla resurrezione dopo le ceneri del fallimento.
E’ innegabile che molte promesse fatte dal presidente del Napoli siano state mantenute con il Napoli che da sette anni consecutivi è sempre promosso in Europa con una squadra che anno dopo anno acquista sempre più forza ed esperienza superando tutti i record.
Anni indimenticabili, tre coppe da aggiungere al palmares, un bilancio più che sano, sono solo alcuni elementi che promuovono l’operato di De Laurentiis; probabilmente la rabbia dei tifosi non deriva neanche da quelle promesse non ancora mantenute come lo stadio nuovo, la “scugnizzeria” il centro sportivo di proprietà, il marketing internazionale per accrescere il fatturato o Napoli Channel; allora da dove nasce quest’astio? Cosa spinge un tifoso ad inveire così fortemente verso una società ormai da anni ai vertici del calcio nazionale?
Con ogni probabilità la goccia che ha fatto traboccare il vaso deriva dalla vicenda Higuain che è stata gestita indubbiamente male dalla società ma metà delle colpe sono da attribuire anche alle parole del fratello di Higuain e dal Pipita stesso che poteva tranquillamente declinare l’offerta della Juve trattandosi di una clausola rescissoria; anche il post Pipita è stato gestito male col Napoli che si è fatto trovare impreparato dinanzi all’evento e tutt’ora a distanza di tre settimane è ancora alla ricerca del sostituto (che non è Milik) che probabilmente non arriverà. Con i soldi di Higuain, con i 40 milioni della Champions ed un fondo aggiuntivo di altri 40 milioni presenti nelle casse della società, il Napoli avrebbe la forza di poter completare almeno gli altri reparti ma a meno di due settimane dalla prima di campionato la squadra risulta ancora incompleta in ruoli determinanti e delicati con giocatori nella rosa che sono da considerarsi delle incognite e con Gabbiadini che rappresenta ad oggi l’attaccante di riferimento, ma ancora insicuro se rimanere o meno nonostante le smentite di facciata del procuratore.
Il trattamento riservato ai tifosi nel ritiro di Dimaro è stato deludente coi supporters partenopei provenienti da tutta Italia che hanno avuto pochissime possibilità di poter condividere momenti di gioia con i propri beniamini come nei ritiri precedenti; una sorta di chiusura, una chiusura totale ed ingiustificata anche nei confronti della stampa accorsa in massa dalla Campania per seguire il ritiro ma che nell’arco di tre settimane, a differenza dell’anno scorso, non hanno avuto modo di poter porre nessuna domanda a Sarri che non si è presentato nemmeno una volta ai microfoni per ordine della società, a differenza dell’anno scorso quando poté rispondere alle domande dei giornalisti in ben tre occasioni diverse.
La festa dei 90 anni del Calcio Napoli si è trasformato in un semi flop con la società che ha venduto come al suo solito la partita in pay per view, regalando gli ingressi ai minorenni, successivamente, vista la scarsa affluenza con soli 2 mila biglietti venduti, il settore dei distinti è stato aperto gratuitamente al pubblico a differenza delle curve. Nonostante un San Paolo in pessime condizioni, dopo sette anni c’è stato un rincaro dei prezzi degli abbonamenti con la decisione presa in prossimità della cessione di Higuain; insomma, i supporters azzurri hanno ritenuto la programmazione azzurra degli ultimi mesi molto scadente ma con ogni probabilità nessuna manifestazione si sarebbe verificata senza la partenza di Higuain che ad ogni modo rappresenta un affare per tutti, eccetto per i tifosi a quanto pare.
Nonostante il freddo tra società e tifo, c’è invece da registrare da parte dei supporters azzurri una grande stima ed ammirazione per Mr. Sarri e la squadra che continua a mostrare grande gioco ed impermeabilità in difesa con zero reti subite in tutte le amichevoli estive giocate fino ad ora.
Aspettando Milik e forse Icardi, è Gabbiadini il vero bomber in casa Napoli con un poker da urlo contro il Monaco, squadra che dovrà affrontare i preliminari di Champions, strapazzata dal Napoli per 5-0, l’altra rete è di Allan sempre su assist di Manolo. La truppa di Sarri, seppur non ancora completa e con alcuni giocatori in esubero è già pronta nella testa e nelle gambe per affrontare una nuova stagione da protagonisti; con ogni probabilità il mercato del Napoli regalerà nuove sorprese ai tifosi da qui a fine agosto e se dovesse arrivare il botto di mercato, quello inaspettato che fa fare la differenza, sarebbe già questa una buona base sulla quale ricostruire una pace o almeno un clima sereno che serva a dar manforte alla squadra in una stagione che potrà regalare molte gioie a tutti, rimanendo uniti.
Alessandro Di Napoli