Quello che prima era un nocelleto confiscato, a Sarno adesso è diventato un impianto di biogas.
Da più di un giorno i cittadini strianesi lamentano sui social miasmi provenienti probabilmente dalla centrale biogas situata in località Foce a Sarno. Un odore nauseabondo avvolge tutti i rioni della città agrovesuviana.
Segnalazioni arrivano da via Palma, via Poggiomarino, via Sarno e naturalmente via Foce e dal centro storico.
L’impianto, in funzione da qualche anno, già aveva presentato criticità relative ai cattivi odori e alla copertura della vasca del digestato. Il sindaco di Sarno, Giuseppe Canfora, aveva quindi imposto, con tanto di ordinanza sindacale datata marzo 2015, di provvedere alla rimozione di tutte le criticità dell’impianto.
Basta attraversare il confine di Striano con Sarno di 500metri per raggiungere la centrale che sfrutta la decomposizione dei rifiuti organici. Pertanto i cittadini strianesi, stanchi di dover chiudere le finestre nelle calde sere d’estate, chiedono alle autorità comunali del sindaco Rendina di intervenire in difesa della pubblica incolumità e dell’ambiente.
Raffaele Massa