“La Direttiva Bolkenstein recepita dall’ Italia senza però tener conto dell’invito dello stesso Parlamento Europeo agli stati membri di escludere il commercio ambulante dall’applicazione della nuova norma, rischia ed esporre i mercati rionali condotti da imprese familiari alla speculazione delle multinazionali della grande distribuzione”.
Lo denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino che insieme ai consiglieri Gennaro Saiello e Luigi Cirillo ha firmato e depositato una mozione in Consiglio regionale della Campania denominata ‘Esclusione del commercio ambulante dalla direttiva Bolkestein’ per impegnare la Giunta ad agire presso il Governo nazionale per emanare al più presto una modifica al decreto legge 59/2010 e in particolare, escludendo il commercio ambulante dalla direttiva 2006/123/CE. “La Direttiva Bolkenstein punta all’armonizzazione delle normative nazionali e regionali in materia di servizi al fine di promuovere una maggiore competitività del mercato e in particolare disciplina il commercio sulle aree pubbliche – sottolinea Ciarambino – l’Italia nel recepire la Bolkenstein ne ha sposato l’intera applicazione, scelta invece non seguita da nessun altro Stato membro dell’Unione europea, ciò nei fatti ha determinato l’esposizione dei mercati rionali al serio rischio di soccombere di fronte alla speculazione delle multinazionali della grande distribuzione”.
“Si potrebbero avere gravi ripercussioni sulla natura, sulla tradizione e sulla qualità del commercio ambulante – sottolinea – un settore del commercio sulle aree pubbliche che costituisce elemento importane dell’economia”. “La Bolkenstein ovvero l’applicazione della parte che riguarda il commercio sulle aree pubbliche – aggiunge Ciarambino – andrebbe a distruggere il commercio ambulante a partire dal valore delle licenze a suo tempo pagate all’erario pubblico fino all’indotto collegato”.Occorre fare presto – prosegue Ciarambino – questa mozione vuole essere uno stimolo al Consiglio regionale della Campania ad impegnare la Giunta affinché pungoli il Governo nazionale ad indurre il legislatore a rivedere l’applicazione dei princìpi enunciati dalla direttiva Bolkenstein e alla tutela, come tra l’altro hanno fatto gli stati membri, del commercio ambulante”. “E’ giusto che un segnale forte parti proprio dalla nostra regione – conclude Ciarambino – la Campania ha un’importante tradizione da difendere con famiglie di commercianti ambulanti che rappresentano una vera e propria eccellenza, oltre che una realtà occupazionale significativa da tutelare”.