“Vedi Napoli e poi… cadi”, la segnalazione di buche è online

buche stradaFacebook muove il mondo. Tutto passa per Facebook a meno che non si generi sul motore di ricerca della “f” bianca su sfondo blu.

La bacheca di una pagina Facebook diventa quel luogo in cui segnalare tutte le brutture del manto stradale napoletano. Si chiama “Vedi Napoli e poi… muori” e conta circa 3300 membri che si alternano tra segnalazioni, corredate con foto o video delle buche stradali, e altri scempi riguardanti statue, elementi architettonici immortalati dall’utente in giro per la città.

 

I dissesti di Napoli sotto gli occhi dei turisti non passano però inosservati agli abitanti che, gasati anche dalla vetrina del social che trova sempre il “mi piace” e la condivisione affollano la pagina “Vedi Napoli e poi… cadi”. E sono davvero tante le cadute in strada, da pedoni o in sella ai propri motocicli, causati da una buca che improvvisa spunta sul suolo stradale. La situazione peggiora con le piogge quando tutta la scarsezza dei materiali fa saltare come pop-corn blocchi di asfalto e la pioggia nasconde alla vista di autisti e passeggiatori le buche della strada. E, nonostante l’indecoro estetico e la spesa per la cassa della città, visto che i sinistri sono risarciti dal Comune, la bacheca della pagina di Facebook continua a riempirsi.

 

L’idea di aprire una pagina sul social più famoso è partita da Gennaro Capodanno, Presidente del Comitato “Valori collinari”. E visto che l’Italia non è il Canada, dove per contenere la velocità di auto e moto si ricorre ad adesivi con finte voragini, si preferisce pagare i salati risarcimenti post caduta anziché utilizzare lo stesso denaro per livellare le strade.

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Anna Di Nola

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