Continuano le operazioni per riportare in superficie il corpo di Silvio Anzola, il sub rimasto intrappolato venerdì scorso probabilmente in un cunicolo della grotta della Scaletta a Palinuro, frazione di Centola, insieme con Mauro Cammardella e Mauro Tancredi i cui corpi sono stati recuperati l’altro ieri.
Valutate le condizioni meteomarine, si è deciso di procedere, dato il netto miglioramento rispetto al tardo pomeriggio di ieri quando gli speleosub dei Vigili del Fuoco erano stati costretti a sospendere le attività. Le motovedette della Guardia Costiera sono in mare, proprio nei pressi del luogo della scomparsa dei tre sub.
Intanto, le salme dopo l’esame autoptico eseguito dal medico legale Adamo Maiese nell’ospedale di Vallo della Lucania, sono state riconsegnate ai familiari. Previsti per domani, alle ore 18, nella chiesa Santa Maria di Loreto, a Palinuro i funerali di Mauro Cammardella e Mauro Tancredi. Il sindaco di Centola, Carmelo Stanziola, ha proclamato per domani lutto cittadino e le bandiere del Palazzo comunale saranno a mezz’asta.
Oltre all’attività di recupero del corpo del terzo sub, Silvio Anzola, avviata nuovamente questa mattina da parte degli speleosub dei vigili del fuoco, prosegue, dunque, l’attività di accertamento per capire cosa sia realmente successo ad oltre 45 metri di profondità. Già da ieri, intanto, le ricerche sono state estese anche in superficie per non tralasciare nessuna ipotesi.
Cammardella e Tancredi sono stati ritrovati vicini, pare che fossero faccia a faccia, posizione che farebbe pensare che uno dei due stesse tornando indietro. Il corpo di Anzola non è stato rinvenuto nelle vicinanze degli agli altri due sub come era stato ipotizzato in un primo momento. Situazione, che a questo punto, aprirebbe diverse ipotesi. Tancredi che aveva il bibo (due bombole) potrebbe essere rimasto incastrato nel cunicolo, Cammardella potrebbe aver fatto il percorso all’inverso per aiutarlo. Il terzo sub potrebbe essere rimasto indietro nel percorso finendo in qualche anfratto. Altra ipotesi è che Cammardella e Tancredi si siano divisi per ritrovare Anzola di cui non avevano più tracce. Il turista milanese potrebbe avere avuto un malore o un guasto all’attrezzatura. I due colleghi si sarebbero mobilitati per ritrovarlo. Sono solo ipotesi che potranno essere confermate dopo il ritrovamento di Anzola.
Le indagini quindi proseguono in varie direzioni e sono stati ascoltati gli altri sub presenti sulla barca il giorno dell’immersione e collaboratori di Cammardella, titolare di un centro diving. Ciò per fare un quadro più preciso di cosa può essere accaduto. Per ora, comunque, non vi sono indagati.