L’incasso del Parco Archeologici di Velia in beneficenza

parco velia“Tutti gli incassi dei musei statali della prossima domenica 28 agosto saranno destinati ai territori terremotati”. Lo dichiara il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini invitando tutti gli italiani ad “andare nei musei in segno di solidarietà con le popolazione coinvolte dal sisma”. Grazie a questa prima misura straordinaria – che si aggiunge a quelle già ordinariamente previste e alle ulteriori misure che il governo adotterà – il MIBACT destinerà gli incassi dei musei e delle aree archeologiche statali di domenica 28 agosto a interventi sul patrimonio culturale danneggiato dal sisma. Anche la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino, diretta da Francesca Casule, aderisce all’’iniziativa  destinando l’incasso del   Parco Archeologico di Velia di domenica 28 agosto a interventi sui   beni culturali dei territori danneggiati dal recente sisma.  Il sito di Velia sarà, quindi, visitabile   dalle ore 9.00-un’ora prima del tramonto  con ticket d’ ingresso 3,00 (euro) intero /1,50 (euro) ridotto.

 

 

Il Parco archeologico di Velia coincide con il sito dell’antica colonia di Elea, fondata da coloni greci provenienti da Focea, in Asia Minore, intorno al 540 a. C.“Velia” è il nome romano della città. Posta sul promontorio che anticamente si protendeva sul mare e che oggi separa la piana dell’’Alento da quella di Ascea, la città è ben riconoscibile nel circuito delle sue mura e nei principali monumenti, oggi visibili per la maggior parte nei rifacimenti subiti in età romana. L’area del Parco, tutta visitabile, è di circa dieci ettari, e corrisponde a solo una parte dell’antico spazio urbano, di circa novanta ettari. Negli anni ’60 del ‘900 è stata avviata un’intensa attività di ricerca e di esplorazione dell’area che ha portato alla definizione del tessuto urbanistico all’’interno della cinta muraria. Da allora il lavoro di ricerca e valorizzazione viene svolto con continuità grazie anche al finanziamento nel 1996 di uno “Studio di fattibilità per il restauro, il riuso e la valorizzazione del Parco Archeologico” che ha dettato le linee guida per la realizzazione di una serie di progetti già realizzati ed ancora in corso, mirati al restauro dei singoli monumenti, alla realizzazione di servizi di accoglienza per il pubblico, all’’incremento della ricerca sul terreno, alla creazione di percorsi di visita adeguatamente supportati da apparati didattici. In tale ottica di valorizzazione l’area archeologica di Elea -­ Velia viene riconosciuta tra i Grandi Attrattori culturali della Regione Campania.

 

Il percorso di visita si snoda dalla parte bassa della città antica (c.d. Quartiere Meridionale) occupata dalla necropoli di età romana, dal fronte delle mura e, all’’interno di esse, dai complessi abitativi di età ellenistica e romana. Imboccando una stradina che devia sul lato destro si raggiunge la masseria Cobellis che insiste sui resti visibili di un edificio pubblico di età imperiale. All’’interno della Masseria è allestito un piccolo antiquarium su due livelli dove sono esposti i modelli delle ricostruzioni dei principali monumenti della città e i reperti più rappresentativi del sottostante edificio di età imperiale. Ritornando indietro verso i quartieri di età ellenistica e risalendo lungo la strada antica si costeggia un edificio termale di età imperiale e continuando la salita a destra si trova la c.d. Agorà, probabilmente un ginnasio o un santuario dedicato al dio Asclepio e infine si arriva alla monumentale Porta Rosa (fine IV -­‐inizi III sec. a.C.). Ridiscendendo la via di Porta Rosa, invece, si imbocca sulla destra il sentiero moderno che conduce al promontorio dell’Acropoli, dove si conservano le abitazioni dei coloni focei (VI sec. a. C.), il teatro e i resti di un tempio. Sono presenti inoltre strutture relative alla costruzione di un castello, tra cui la torre di età angioina che costituisce il punto di riferimento visivo per tutta l’area del golfo di Casal Velino. Nella zona  sono allestite due sedi espositive: la Capella Palatina (dedicata a San Quirino) e la chiesa di S. Maria che ospitano le raccolte dei materiali archeologici più significativi delle diverse fasi di vita della città.

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano
Condividi
PrecedenteTerremoto, Confedercontribuenti chiede fondi europei non spesi
SuccessivoTorre del Greco: truffa dello specchietto. Presi dai Carabinieri appena prima di incassare il risarcimento
Il giornale “il Gazzettino vesuviano”, fondato nel 1971 da Pasquale Cirillo e attualmente diretto da Gennaro Cirillo, si interessa principalmente delle tematiche legate al territorio vesuviano e campano; dalla politica locale e regionale, a quella cultura che fonda le proprie radici nelle tradizioni ed è alla base delle tante associazioni e realtà che operano sul territorio.Siamo impegnati a garantire la massima qualità e la massima integrità nel nostro lavoro giornalistico. Ci impegniamo a mantenere alti standard etici e professionali, evitando qualsiasi conflitto di interesse che possa compromettere la nostra indipendenza e la nostra imparzialità.Il nostro obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori notizie e informazioni affidabili su una vasta gamma di argomenti, dalle notizie di attualità ai reportage approfonditi, dalle recensioni ai commenti e alle opinioni. Siamo aperti a suggerimenti e proposte dai nostri lettori, e ci impegniamo a mantenere un dialogo aperto e costruttivo con la nostra community.