Espressioni di solidarietà e un minuto di silenzio per le vittime del terremoto del centro Italia hanno introdotto la manifestazione di celebrazione, nell’affollata Sala del Consiglio Comunale di San Martino Valle Caudina, del trentennale del capolavoro di Lucio Dalla, “Caruso”, eseguito, in anteprima mondiale, davanti a duemila persone, il 17 agosto del 1986, sullo Spazio Scenico del borgo, dove una targa ne ricorderà per sempre l’evento.
La perfetta organizzazione, da parte della nuova Amministrazione Comunale, presieduta dal sindaco Pasquale Pisano, ha assicurato un successo straordinario all’evento: dall’emozionate esordio musicale del complesso di posteggia napoletana, con “Era de Maggio” e “Caruso”, la canzone di Salvatore Di Giacomo più amata da Dalla e il suo capolavoro, composto a Sorrento, in quella estate del 1986, all’accoglimento delle proposte formulate, nel corso della serata, dallo scrittore sorrentino Raffaele Lauro, cittadino onorario di San Martino Valle Caudina, e da Gianni Raviele, già responsabile della Redazione Cultura del TG1 ed ex presidente della Pro Loco. Un comitato, coordinato dall’assessore al Turismo e allo Spettacolo, Francesco Bello, sarà insediato per realizzare una mediateca provinciale, dedicata alla vita e all’opera di Dalla, un convegno nazionale, tra San martino Valle Caudina e Sorrento, su “Dalla uomo, Dalla poeta e Dalla musicista”, un premio nazionale di poesia “Poeti per la Musica” e, non da ultimo, l’avvio del processo di riconoscimento della Valle Caudina, come patrimonio dell’umanità, fortemente auspicato da Raviele.
Una standig ovation del pubblico ha salutato la grande danzatrice russa Violetta Elvin, protagonista del romanzo, presentato per l’occasione, di Raffaele Lauro, “Dance The Love – Una stella a Vico Equense”, presente idealmente all’incontro. La giovane avvocatessa Golda Russo ha tracciato, con un’analisi puntuale e rigorosa, il profilo umano e artistico della Elvin, esaltando, con commozione, il legame affettivo consolidatosi tra Lauro e le nuove generazioni sammartinesi. Il professor Rino Azan ha scatenato ripetuti applausi a scena aperta, con una brillante relazione-saggio, di elevato spessore culturale e sociale, sulla nuova opera di Lauro. Significativo, centrato e apprezzatissimo, il contributo del prefetto Matteo Piantedosi, dedicato allo scenario storico-politico del romanzo, allo scontro tra le due feroci dittature, la nazista e la stalinista, e all’anelito alla libertà, simboleggiato dalle scelte di vita della protagonista.
Presenti, tra il pubblico, il presidente della Città Caudina, Enzo Napoletano, che ha condiviso le proposte formulate per il futuro, il questore di Avellino, Luigi Botte, il duca Giovanni Pignatelli della Leonessa e i precedenti amministratori, Pasquale Ricci e Mimmo Petecca, a testimonianza della condivisione del patrimonio dalliano, come risorsa di tutta la comunità di San Martino Valle Caudina.