In particolare, gli oltre 500 controlli alla circolazione stradale effettuati dai carabinieri, hanno consentito di accertare che numerosi veicoli, dopo essere stati fittiziamente dichiarati cessati dalla circolazione per l’esportazione all’estero o rottamati dai precedenti proprietari di nazionalità italiana, continuavano a circolare nel territorio nazionale con targhe e documenti esteri contraffatti.
In alcuni casi, i veicoli stranieri erano condotti da cittadini italiani che, attraverso lo stratagemma della cessazione del veicolo per esportazione e la fittizia re-immatricolazione in uno stato straniero, continuavano a circolare in territorio nazionale eludendo le normative tributarie sul possesso dei veicoli, assicurandosi l’impunità in caso di violazioni alle norme del codice della strada nonché eludendo l’obbligo di assicurazione RCA attraverso il ricorso a compagnie assicurative estere inesistenti.