Nell’ex pantheon dei Principi Caracciolo, oggi Chiesa del Carmine, poeti e scrittori hanno letto i loro versi, gli artisti raccontato le loro opere e due giovani musicisti Alfredo Vella e Roberto Lombardi, hanno regalato alla platea il loro talento al piano.
Hanno parlato i cuori e le coscienze di ogni singolo protagonista che ha voluto condividere con il pubblico la propria emotività e sensibilità. Hanno letto le loro poesie Samantha Ascolese, Giovanni Croce, Paola De Lorenzo, Salvatore Di Marzo, Giuseppe Escalogna, Arcangelo Grimaldi, Rosa Mannetta, Elena La Verde, Carmine Montella, Clara Raffaele, Maria Ronca e Annalisa Soddu e, per la prima volta, gli artisti hanno fatto sentire la loro voce parlando di sè e dei loro quadri. Trenta i lavori esposti eseguiti da Gianluca Iki Avella, Gabriella Chiaradonna, Maria Pia Colucci, Paola De Lorenzo, Luana Grato, Elisa Monica, Lara Oliva, Romolo Piantino, Davide Roselli, Francesco Roselli, Lucio Biagio Spagnuolo, Michela Strollo, Generoso Vella e Dorotea Virtuoso. Una carrellata di opere dal forte impatto visivo e che uniscono diverse tecniche e linguaggi differenti come la pittura ad olio, gli acrilici, il carboncino, i pastelli, l’incisione, l’arte digitale e perfino il modellismo.
Entusiasta della riuscita dell’evento la responsabile del Centro culturale “Il Saggio”, Maria Ronca: “Sono stati tre appuntamenti ricchi di belle sensazioni , dove abbiamo riscontrato piu’ che mai il bisogno di vicinanza e di restare uniti abbandonando ogni egoismo e solitudine. Per superare giorni neri e duri serve l’arte, la poesia, la musica che possono rendere il nostro cammino meno pesante. Servono sorrisi, creatività e un dialogo costruttivo e pacato per rendere la vita migliore. In queste stupende serate si sono intrecciate mille emozioni che servono a tenere accesa quella fiammella presente in fondo all’anima. Speranza, amore per la vita e amicizia possono legarci ancora e permetterci di costruire sempre occasioni di incontro e di condivisione”.
Enorme soddisfazione anche per Generoso Vella che ha curato l’esposizione artistica e ha coinvolto nella manifestazione tanti giovani artisti e affermati maestri: “Partecipare a un evento vuol dire anche fare squadra e mettere a disposizione dei colleghi e della città la propria solidarietà e spirito di volontariato e di servizio . L’arte e la poesia rappresentano un altro modo di tenere un diario e una pagina del nostro diario possiamo condiderarla condivisa grazie a questa manifestazione. Ci siamo tutti aperti un po’ di più, aperto il cassetto dei nostri ricordi, delle nostre sensazioni e delle nostre emozioni e tirato fuori un po’ di noi. Abbiamo mostrato e rievocato immagini nuove, particolari, suggestive, ricche di vissuto e di esperienze. Il pensiero e l’inventiva di ciascuno di noi ha trovato concretezza nei nostri elaboratori e ha goduto della visibilità di un pubblico attento, curioso e interessato. Sono iniziative come queste che arricchiscono moltissimo, non solo il proprio curriculum, ma soprattutto di energia positiva, di complimenti sinceri, di riconoscenza, di nuove amicizie e speranze. Ti fanno sentire parte attiva di una comunità e ti gratificano tantissimo, oltre ogni aspettativa. Abbiamo dato visibilità al talento e all’arte dei giovani e dei professionisti di Avellino e ricevuto il consenso e il plauso di colleghi anche dell’Alta Irpinia, del casertano e del napoletano”.
La platea ha dimostrato di aver apprezzato moltissimo il felice connubio tra arte e poesia e a manifestarlo pubblicamente sono stati il prof. Goffredo Napoletano, il giornalista Fiore Carullo, la stilista Luisa Del Vecchio e tanti altri che, amichevolmente sono intervenuti e hanno elogiato ampiamente gli organizzatori.
A chiudere la serata un momento magico e romantico: il volo delle lanterne su cui sono stati attaccati messaggi d’amore e di pace.”Avellino in versi” torna invece il 23 e 24 settembre per la seconda edizione al Circolo della Stampa nel palazzo della Prefettura al Corso Vittorio Emanuele.