Bagnoli: il centro trasformato in discarica abusiva

Quando parliamo di centro non lo facciamo con leggerezza riferendoci a via Maiuri, ovvero una delle arterie più popolate e conosciute dei luoghi. A sconcertare i cittadini cumuli di rifiuti abbandonati ai lati della strada nei presso di un cassonetto per la raccolta  differenziata : parliamo di infissi, materiali plastici, sostanze chimiche , mattoni, di tutto e di più a colorare un quadro vergognoso che sottolinea ancora una volta il livello di inciviltà e l’assenza delle istituzioni nella zona.

Bagnoli degradata, violentata per decenni da politiche industriale criminali  e sistematicamente tradita nelle sane aspettative di bonifica dai politici. Perché sia chiaro : a Bagnoli e nel tratto costiero che congiunge il quartiere a Pozzuoli si va oltre ogni immaginabile farsa . Tratti di mare interdetti alla balneazione un giorno si e l’altro no : in pratica una serie di ordinanze emanate dal sindaco Figliolia di Pozzuoli consentirebbero l’accesso in acqua ai bagnanti a due metri dal confine di Bagnoli. Incredibile ma vero sembra che in quel punto miracolosamente il mare si divida per purificarsi nel tratto che bagna Pozzuoli.

 

Altro che barzelletta , qui si rasenta la pura ipocrisia e la strumentalizzazione politica più cinica. Tutti sanno , tutti vedono ma nessuno muove un dito. Per non parlare della vicenda de lidi abusivi sull’arenile di Bagnoli a pochi metri dal commissariato di polizia locale  , da noi anno per anno evidenziata attraverso dettagliati articoli ma incredibilmente ad oggi ignorata dalle autorità competenti. Allora veramente sgomenti ci chiediamo se si parli tutti della stessa realtà, con quale criterio l’informazione venga curata in certe zone di Napoli e soprattutto quali interessi e meccanismi mafiosi siano a monte di un ‘indecenza senza precedenti. E’ inammissibile vedere mamme che immergono bambini poco più che neonati in acque non  balneabili  su arenili interdetti persino all’elioterapia. Il tutto mentre a pochi metri transitano continuamente unità delle forze dell’ordine.  Abbiamo indagato ulteriormente e la risposta di qualche addetto ai lavori “abusivo” è stata : “ Qua dobbiamo campare tutti”. Più che giusto : ma non sulla salute e sull’ignoranza della gente, ghettizzati da politiche sociali inesistenti e soggiogati dal signorotto di turno abile nel promettere in periodo elettorale quello che poi non farà mai.

 

Fregare la gente e offrire un servizio dannoso per la salute senza alcun criterio igienico – sanitario non è lavorare.  In sintesi : chi ama Napoli e la legalità si dissoci da questo marasma per amore dei propri figli che erediteranno questa terra.

 

 

ba

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.