La misura costituisce aggravamento della libertà vigilata a cui Schisa era stato sottoposto dal dicembre 2015 all’atto della sua scarcerazione dopo un periodo di detenzione in carcere per omicidio.
l’aggravamento è dovuto a numerose violazioni segnalate dai carabinieri all’autorità giudiziaria: mancava di presentarsi sul posto di lavoro, frequentava soggetti pregiudicati, non rispettava gli orari di rientro a casa che un libero vigilato dovrebbe osservare.
Dopo la notifica del provvedimento è stato tradotto al carcere di Napoli Poggioreale.