Estate finita e terzo consiglio comunale dell’amministrazione Viscovo che riprende si suo, appena iniziato, percorso di gestione della cosa pubblica a Volla.
Oltre alla presa d’atto dello statuto dell’ente d’ambito territoriale per l’esercizio in forma associata del ciclo dei rifiuti sottopostoci dalla Regione Campania, è stata approvata una variante al piano regolatore.
Un provvedimento che prima del Consiglio aveva attirato l’attenzione di molti cittadini ma che l’amministrazione era tenuta a portare in Consiglio comunale in quanto previsto dalla legge nazionale (art. 8 DPR 160/2010).
Nei comuni in cui lo strumento urbanistico non individua aree destinate all’insediamento di impianti produttivi o individua aree insufficienti, l’interessato può richiedere al l SUAP la convocazione della conferenza di servizi. Qualora l’esito della conferenza di servizi comporti la variazione dello strumento urbanistico, ove sussista l’assenso della Regione espresso in quella sede, il verbale è trasmesso al sindaco ovvero al presidente del consiglio comunale che lo sottopone alla votazione del Consiglio nella prima seduta utile.
Quindi, la mancata adozione di un Nuovo Piano Regolatore da parte delle precedenti amministrazioni, ha consentito questo tipo di intervento.
“Nonostante il poco tempo a disposizione – ha commentato il sindaco Viscovo – abbiamo migliorato la proposta di delibera e grazie a due emendamenti della maggioranza, questo provvedimento porterà notevoli benefici alla cittadinanza”.
Anche buona parte della minoranza ha apprezzato (Area Comune-Volla al Centro e Forza Italia) e, nonostante le reticenze iniziali, ha votato favorevolmente la proposta.
“Oltre alla cessione di aree da destinare a verde pubblico e parcheggi abbiamo richiesto l’istallazione di videocamere di sorveglianza su via De Carolis (zona in cui spesso vengono sversati rifiuti in modo illecito) nonché l’allargamentro di via Filichito (zona Vasca Carbone) per migliorare la viabilità sul territorio.
Una risposta concreta – ha concluso Viscovo – a bisogni reali dei cittadini e a tutti coloro che, per innata dabbenaggine, sono stati propensi a credere a tutto senza porsi dubbi o richiedere spiegazioni”.