Dopo quanto deciso dall’assise cittadina a Volla nella giornata di ieri, l’ex assessore Riccardo Festa, rappresentante di Sinistra Italiana-Sel, uscito sbattendo la porta dalla implosa giunta Guadagno, è intervenuto su quanto deliberato per sottolineare la propria posizione in merito.
Ieri il Consiglio Comunale di Volla ha approvato una variante al PRG in una zona agricola in via De Carolis. Cosa ne pensa?
Penso che sia stato un grave errore.
Per quale motivo?
Dopo quanto successo in questi anni in città, ancora più di prima, c’è bisogno di programmazione generale e non di varianti puntuali. Inoltre, questa variante trasforma una zona agricola in zona industriale in un’area della città dove gli studi fatti in questi anni, da urbanisti provenienti da diverse scuole di pensiero, hanno escluso questo tipo di destinazione. Un motivo ci deve pure essere? Mi sembra strano che l’Amministrazione non si sia posta questa domanda.
Secondo lei perché non l’ha fatto?
Credo che questa amministrazione abbia iniziato il suo percorso in continuità con gli errori fatti dall’Amministrazione precedente. Invece di fermarsi e riflettere su quanto prioritariamente va fatto per il bene dei cittadini si fa dettare i modi e i tempi della trasformazione della città dagli imprenditori e dai professionisti. Vedo in questo una debolezza strutturale della classe politica, incapace di imporsi per difendere il territorio, incapace di ricercare il giusto equilibrio per dare risposte soprattutto a coloro che hanno maggiore difficoltà a farsi rappresentare.
Mi sembra molto pesante il suo giudizio nei confronti di un’amministrazione che ha appena iniziato il suo percorso?
Affatto, questa Amministrazione che si è presentata all’insegna del civismo vede al suo interno una classe politica proveniente da partiti di destra, di centro e di centrosinistra. L’attuale Sindaco, che in precedenza ha aspramente criticato dall’opposizione l’amministrazione Guadagno, ha nominato assessore un esponente di quella giunta assegnandogli per di più le stesse deleghe.
Ritorniamo al tema dell’intervista. Gli emendamenti proposti alla variante, però, migliorano il provvedimento. Non le sembra questo un modo per porre l’attenzione su questioni che interessano la città?
Non facciamoci inutili illusioni. Si è cercato con gli emendamenti un modo per sostanziare l’inesistente interesse pubblico dato al provvedimento. Le opere richieste non sono sufficienti a mitigare i guasti che la variante apporterà alla città, inoltre penso che non verranno mai realizzate. Faccio io adesso una domanda: da quanto tempo si attende che venga realizzata la rampa dedicata al CAAN, e quante sono le opere mai realizzate che dovevano essere compiute dai privati in seguito alle lottizzazioni avvenute da decenni?
