Il riscatto degli imprenditori di Napoli: due fratelli titolari di un bar ad Agnano e il gestore della Lega Navale sez. Coroglio hanno confermato le denunce per estorsione aggravata subite dal clan di camorra “D’Ausilio” nelle persone di Antonio D’Ausilio (figlio del ras Domenico e fratello di Felice, evaso e attualmente reggente del clan in stato di latitanza), Alessandro De Falco, Vittorio Albano e Luciano Stanica.
Il gip ha proceduto alla convalida del fermo per i 4 pregiudicati tutti volti ben noti alle forze dell’ordine. Un grande successo per l’Arma dei carabinieri che è riuscita a guadagnare la fiducia degli imprenditori esortandoli a denunciare vessazioni economiche rilevanti. Comincia a sgretolarsi il muro di omertà che per troppo tempo ha soffocato l’impresa locale: radio mala però parlerebbe di goccia nell’oceano e di piena ripresa a Napoli da parte dei clan dell’attività estorsiva. Un’apparente contraddizione che troverebbe però riscontro nel numeri di imprenditori trasferitisi negli ultimi tempi in altre località perché oppressi dal racket.
Comunque, a nostro avviso, un segnale positivo quello di Bagnoli scaturito da un ottimo lavoro investigativo svolto dall’Arma sul territorio: la dimostrazione che volendo le cose possono cambiare in positivo e la legalità tornare a imperare all’interno di quartieri storicamente a rischio della città. Nelle stesse ore un’altra notizia di cronaca ha suscitato notevole scalpore in città: sono state assolte le donne del clan Mazzarella, ovvero Anna Cirelli e Stefania Prota rispettivamente mogli dei boss Gennaro e Francesco Mazzarella. La Corte d’Assise di Napoli ha fatto cadere nei confronti delle due imputate l’accusa di essere le reggenti del clan in assenza dei mariti (detenuti) e di essere nel contempo mandanti di omicidi e raid nei confronti di clan avversari.
Una sentenza che fa discutere: chi è della zona e conosce i soggetti in questione sa bene che si parla di donne carismatiche e agguerrite ben capaci di sostituire i boss nel ruolo guida all’interno del clan. Intanto a Napoli la tensione tra bande criminali resta alta: troppi gli interessi in gioco, le aree scoperte in seguito ad arresti eccellenti e la sete di vendetta per credere in una rapida risoluzione delle ostilità. Non è un caso che il nuovo comandante provinciale dei carabinieri colonnello Ubaldo Del Monaco nel ricevere le consegne del nuovo incarico abbia dichiarato: “Sono orgoglioso del ruolo affidatomi ma consapevole delle responsabilità e delle difficoltà che mi attendono”.
Sintetico ma chiaro il messaggio di Del Monaco che sa bene di avere a che fare con una realtà di frontiera e con una criminalità ben ramificata in ogni strato della società. Non resta che augurare buon lavoro al colonnello Del Monaco consci dell’impegno e della professionalità da sempre messe in campo dall’Arma e dalle forze dell’ordine tutte.
Alfonso Maria Liguori