Aria di guerra a Secondigliano: si teme lo scontro fra gli Amato – Pagano e la Vanella Grassi

secondigliano napoliAria di guerra all’interno della cupola camorristica di Secondigliano: secondo alcune indiscrezioni provenienti da ambienti investigativi gli scissionisti Amato – Pagano si starebbero preparando ad una massiccia offensiva per spodestare definitivamente clan rivali come la Vanella Grassi e i vecchi Di Lauro retti dal boss latitante Marco.

L’enorme numero di armi da guerra recentemente sequestrate dalla Guardia di Finanza nel feudo degli scissionisti sarebbe un’ulteriore prova di un conflitto imminente tra i gruppi criminali del luogo: parliamo di un vero e proprio esercito di killer a disposizione degli Amato – Pagano, spietati e armati fino ai denti in grado di colpire ovunque e a qualsiasi ora del giorno.

A Secondigliano il sistema dell’avvertimento, della “stesa” è da sempre poco in uso tra i camorristi: si ammazza subito e in modo plateale in modo da mostrare i muscoli sul campo e soggiogare psicologicamente la popolazione. Atterrita e spesso abbandonata dalle istituzioni la gente è spesso strumentalizzata dai boss che impongono assoluta omertà : chi sgarra paga con la vita o è costretto ad abbandonare in poche ore casa e quartiere.

Questo dato agghiacciante è più volte emerso dalle dichiarazioni dei pentiti: il sistema di Secondigliano non fa sconti a nessuno e lo slogano è sempre lo stesso: “Se sei con noi e rimani, in caso contrario esilio o morte”. Come al solito i pentiti ad oggi hanno omesso di menzionare ai giudici l’identità dei colletti bianchi della camorra, massoni, cattivi politici , imprenditori collusi e professionisti della Napoli bene che consentono ai clan di investire a livello immobiliare ovunque nel mondo creando società di comodo intestate a presta nome difficilmente riconducibili al sistema. Un impero economico che lo Stato ad oggi è riuscito solo a scalfire.

Questa gentaglia si è negli anni insinuata in tutti gli strati della società e nelle stesse istituzioni: con tanti soldi a disposizione si trova sempre il personaggio da corrompere e usare al momento opportuno per i propri interessi. Chi non vive certe realtà, chi quotidianamente non subisce certe oscenità sulla propria pelle non comprenderà mai lo stato di alienazione sociale e di abbrutimento in cui vegetano quartieri a rischio di Napoli e buona parte della periferia.

Perché meravigliarsi allora del giovane accoltellato da coetanei per futili motivi: tutto scontato su un territorio dove comanda il più forte, violento e vicino alla camorra. Cronache di tragedie annunciate, di problematiche comunitarie mai affrontate ma solo maldestramente tamponate nel tempo dagli addetti ai lavori. In sintesi: a Napoli oggi come ieri senza adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione camorra 1 Stato 0.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.