In manette finiscono funzionari, imprenditori e amministratori pubblici della provincia di Caserta.
Sono accusati di corruzione e appalti truccati nel settore dei rifiuti in diversi comuni della zona del Matese. Oggi gli uomini della Guardia di Finanza di Caserta e i carabinieri hanno eseguito venti ordinane di custodia cautelare emesse dal gip di Santa Maria Capua Vetere. Sette persone sono finite agli arresti domiciliari, tredici in carcere. Coinvolto anche Angelo Di Costanzo, presidente della Provincia di Caserta e sindaco di Alvignano (centrodestra), un assessore e il comandante dei vigili dello stesso paese, il sindaco di Piedimonte Matese, l’ex sindaco di Casagiove ed anche il presidente del consorzio di bonifica Sannio-Alifana, Pietro Cappella.
Secondo quanto ricostruito nell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere, guidata dal procuratore capo Maria Antonietta Troncone, gli indagati avrebbero dato e ricevuto denaro “e una serie di altre utilità” in cambio di appalti nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Secondo gli inquirenti si trattava di “un vero e proprio sistema criminale finalizzato all’assegnazione illecita di appalti milionari in diversi Comuni del casertano”. L’indagine è cominciata oltre un anno e mezzo fa.
Nelle prossime ore è prevista una conferenza stampa in Procura durante la quale saranno rilasciatr ulteriori informazioni.