“Cittadini di Brusciano, dopo una lettera aperta al Sindaco ed il primo comunicato affisso come locandina negli esercizi commerciali, con questo secondo comunicato intendiamo trasmettere ai cittadini la nostra volontà di continuare a contrastare le circa 600 subdole ed ibride cartelle di pagamento notificate da Equitalia e Comune di Brusciano, in pieno periodo estivo da fine Giugno ed i primi giorni di agosto.
Si subdole ed ibride, ed anche illegittime, perché vengono chiamate avviso di accertamento, ma si compongono di otto pagine comprensive di sanzioni ed interessi e persino del bollettino di pagamento. Sono quindi cartelle di riscossione, più che avvisi, con l’aggravante dell’esca dello sconto del 30% per i contribuenti che dovessero accettarne la regolarità.
In tali cartelle, che riguardano cittadini contribuenti che hanno sempre pagato la TARSU, e che sono iscritti a ruolo talvolta da diversi decenni e ora vengano accusati di omessa o infedele denuncia, questi signori fingono di non sapere che la denuncia è un passaggio obbligato per essere iscritti a ruolo e parlano di infedele denuncia senza riportare date ed elementi essenziali che la compongono.
Questi signori riportano solo i dati catastali quasi sempre errati e di dubbia provenienza confondendo la Tarsu con IMU e ICI, producendo 600 cartelle di pagamento in violazione di leggi e regolamenti comunali.
La TARSU è una tassa superata, non può essere trasformata in un ulteriore imposta aggiuntiva sulla casa e non può essere applicata in deroga per decenni, prescindendo dalla disciplina che l’accompagnava, per sostituirla nelle entrate all’IMU abolita sulla prima casa.
Lunedì 1/agosto/2016, alle ore 19.00 un comitato composto da cittadini ed associazioni dopo richiesta regolarmente protocollata, sollecitazioni più volte replicate, telefoniche e a mezzo lettera aperta, riuscì ad incontrare una delegazione della Giunta e del Consiglio Comunale guidata dal Sindaco.
Né scaturì un confronto a tratti aspro e teso che si concluse con l’impegno del Sindaco di scrivere il verbale di riunione e con la decisione condivisa dalla delegazione dei cittadini di una necessaria richiesta di sospensione dell’accertamento per promuovere un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti nell’accertamento in sede prefettizia e per discutere la fondatezza dei rilievi di illegittimità sollevati dalle associazioni e dai cittadini. Tale decisione è stata svilita da una lettera prot. N° 14627 del 12/Agosto 2016 firmata dal presidente del Consiglio Comunale, dal vice Sindaco assessore alle finanze e dal Consigliere comunale delegato in cui si avanzano richieste motivate con argomenti inadeguati, aridi e compassionevoli in evidente contrasto con le decisioni del 1/agosto.
Solo il 17 Agosto siamo venuti a conoscenza che sia la richiesta di sospensione che la redazione del verbale di riunione erano stati clamorosamente traditi e disattesi. Si tratta di un fatto di inaudita scorrettezza, perché si può cambiare una decisione, ma almeno si sarebbero dovuti riconvocare i soggetti che erano a quel tavolo il primo agosto per spiegarne ragioni ed argomentazione. Continuiamo ad indignarci ,ma ormai non ci sorprendiamo più perché la scorrettezza dei rapporti e della linea amministrativa, le ambiguità e le contraddizioni tra ciò che si dice e ciò che si fa è diventata una costante di quest’amministrazione Comunale. La delegazione e le associazioni hanno chiesto, per tentare di evitare i ricorsi che hanno un costo per i contribuenti, l’annullamento in autotutela di tutte le cartelle di pagamento che chiamano in modo furbesco e maldestro “accertamento”. La stessa istanza è stata firmata ed inoltrata da una quindicina di cittadini in modo individuale, nell’attesa di una sollecita e attenta risposta, risollecitiamo la sospensiva ed il tavolo deciso nella riunione del primo Agosto al Comune”.