Si subdole ed ibride, ed anche illegittime, perché vengono chiamate avviso di accertamento, ma si compongono di otto pagine comprensive di sanzioni ed interessi e persino del bollettino di pagamento. Sono quindi cartelle di riscossione, più che avvisi, con l’aggravante dell’esca dello sconto del 30% per i contribuenti che dovessero accettarne la regolarità.
In tali cartelle, che riguardano cittadini contribuenti che hanno sempre pagato la TARSU, e che sono iscritti a ruolo talvolta da diversi decenni e ora vengano accusati di omessa o infedele denuncia, questi signori fingono di non sapere che la denuncia è un passaggio obbligato per essere iscritti a ruolo e parlano di infedele denuncia senza riportare date ed elementi essenziali che la compongono.
Questi signori riportano solo i dati catastali quasi sempre errati e di dubbia provenienza confondendo la Tarsu con IMU e ICI, producendo 600 cartelle di pagamento in violazione di leggi e regolamenti comunali.
La TARSU è una tassa superata, non può essere trasformata in un ulteriore imposta aggiuntiva sulla casa e non può essere applicata in deroga per decenni, prescindendo dalla disciplina che l’accompagnava, per sostituirla nelle entrate all’IMU abolita sulla prima casa.
Lunedì 1/agosto/2016, alle ore 19.00 un comitato composto da cittadini ed associazioni dopo richiesta regolarmente protocollata, sollecitazioni più volte replicate, telefoniche e a mezzo lettera aperta, riuscì ad incontrare una delegazione della Giunta e del Consiglio Comunale guidata dal Sindaco.
Né scaturì un confronto a tratti aspro e teso che si concluse con l’impegno del Sindaco di scrivere il verbale di riunione e con la decisione condivisa dalla delegazione dei cittadini di una necessaria richiesta di sospensione dell’accertamento per promuovere un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti nell’accertamento in sede prefettizia e per discutere la fondatezza dei rilievi di illegittimità sollevati dalle associazioni e dai cittadini. Tale decisione è stata svilita da una lettera prot. N° 14627 del 12/Agosto 2016 firmata dal presidente del Consiglio Comunale, dal vice Sindaco assessore alle finanze e dal Consigliere comunale delegato in cui si avanzano richieste motivate con argomenti inadeguati, aridi e compassionevoli in evidente contrasto con le decisioni del 1/agosto.
Solo il 17 Agosto siamo venuti a conoscenza che sia la richiesta di sospensione che la redazione del verbale di riunione erano stati clamorosamente traditi e disattesi. Si tratta di un fatto di inaudita scorrettezza, perché si può cambiare una decisione, ma almeno si sarebbero dovuti riconvocare i soggetti che erano a quel tavolo il primo agosto per spiegarne ragioni ed argomentazione. Continuiamo ad indignarci ,ma ormai non ci sorprendiamo più perché la scorrettezza dei rapporti e della linea amministrativa, le ambiguità e le contraddizioni tra ciò che si dice e ciò che si fa è diventata una costante di quest’amministrazione Comunale. La delegazione e le associazioni hanno chiesto, per tentare di evitare i ricorsi che hanno un costo per i contribuenti, l’annullamento in autotutela di tutte le cartelle di pagamento che chiamano in modo furbesco e maldestro “accertamento”. La stessa istanza è stata firmata ed inoltrata da una quindicina di cittadini in modo individuale, nell’attesa di una sollecita e attenta risposta, risollecitiamo la sospensiva ed il tavolo deciso nella riunione del primo Agosto al Comune”.