Renzi e de Magistris continuano con i dispetti, mentre Napoli si ribella

Polemiche, contestazioni e scontri. Questo lo strascico lasciato dalla visita del primo ministro Renzi in Campania ed in particolare a Napoli dove i toni della protesta si sono alzati sino allo scontro fisico, alle manganellate tra forze di polizia e contestatori.

Intanto sullo sfondo di una Napoli violentata da istituzioni e contestatori il sindaco Luigi de Magistris faceva ulteriore rumore rifiutando l’incontro su Bagnoli proposto da palazzo Chigi:

“Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, in relazione alla notizia della disponibilità del Presidente Renzi ad un incontro stasera prima dell’evento di Kaufmann al San Carlo, fa sapere di essere lieto di questa intenzione ma che non può accettare, tenuto conto della presenza al tavolo in delegazione del Commissario su Bagnoli”. Una comunicazione che segna, nella giornata di ieri il cambio di rotta del numero uno di Palazzo San Giacomo, che solo poche ore prima si era detto pronto ad incontrare Renzi.

Da sempre contrario alla figura del commissario su Bagnoli Salvo Nastasi, de Magistris ha fatto sapere che non avrebbe incontrato il premier prima dello spettacolo al San Carlo. “Non si comprendono le ragioni per le quali un incontro istituzionale più volte richiesto – ha ribadito il sindaco – debba necessariamente avvenire, a pochi minuti dal concerto, alla presenza irrinunciabile del Commissario su Bagnoli”. La polemica si accende e arriva la risposta della segretaria regionale del Pd, Assunta Tartaglione: “Viene meno a un suo dovere e commette uno sgarbo verso l’istituzione e i cittadini”. Niente di fatto, resta la distanza tra premier e sindaco che continua sulla sua linea di opposizione alle scelte di Palazzo Chigi.

Il pomeriggio del premier comincia in una azienda hi-tech di Battipaglia: “…ho visitato la Prysmian, azienda leader nel mondo nei cavi e nella fibra ottica: l’Italia è innovazione, non solo passato. A San Tammaro (Caserta) abbiamo inaugurato la nuova scuola perché è dalla scuola che riparte il nostro Paese e mai nessun governo ha investito nell’edilizia scolastica come abbiamo fatto in questi due anni”. Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un post sulla sua pagina facebook. “Siamo stati alla Reggia di Carditello – ha raccontato – , meraviglia straordinaria che può costituire un polo attrattivo splendido a 15 km dalla Reggia di Caserta”.
Intanto le forze dell’ordine blindano la zona circostante, prima dell’arrivo del premier scoppiano tafferugli nella galleria Umberto I quando gruppi di manifestanti provano a oltrepassare i cordoni. La consigliera comunale Eleonora De Majo, esponente di un centro sociale, riceve un colpo di manganello. Tra gli striscioni contro Renzi ci sono cartelli con la scritta ‘Napoli città ribelle’.

“Adesso il Teatro San Carlo a Napoli. Antagonisti e centri sociali che contestano fuori ricorrendo anche alla violenza non ci impauriscono: la mia affettuosa solidarietà alle forze dell’ordine. C’è un sud bellissimo – scrive ancora Renzi sui social- che ha voglia di farcela. Ce la farà, ce la faremo tutti insieme”.
Altra scaramuccia tra de Magistris e Renzi proprio al San Carlo per la manifestazione promossa dal quotidiano Il Mattino.
Il sindaco attende il primo ministro fino a poco prima delle 20 all’ingresso principale dell teatro napoletanbo, ma il premier ha raggiunto il palco reale entrando dall’attiguo Circolo dell’Unione che dispone di un passaggio interno che dà accesso al teatro. De Magistris intanto poco prima dell’arrivo di Renzi aveva preso posto nel palco reale. Solo qui il rapido saluto tra i due quando il concerto di Kaufmann stava per cominciare.
mara carfagna

A stigmatizzare il comportamento dei due politici una nota dell’on. Mara Carfagna: “Se a Napoli la mancanza di posti negli asili nido non fosse un problema cronico avremmo il luogo adatto in cui mandare Matteo Renzi e Luigi de Magistris”. La parlamentare di Forza Italia e consigliere comunale a Napoli ha ironizzato dopo la decisione del primo cittadino partenopeo di non voler incontrare il premier. “Due bambini che giocano a tirarsi la palla, mentre la città continua a pagare il prezzo della loro mancata comunicazione. Ma dato che a Napoli solo due bambini su 100 accedono ai nidi pubblici, i posti disponibili sono già ampiamente esauriti. Bimbo Matteo e bimbo Luigi si ritrovano purtroppo ad ingrossare le fila dei piccoli che restano fuori dagli asili”.

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