Le indagini, svolte anche con intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno consentito di accertare che Antonio De Felice, ispettore della polizia locale di Napoli, unità di Poggioreale, abusando della propria qualità, si faceva sistematicamente corrispondere somme di denaro in occasione di controlli su strada effettuati nei confronti di cittadini di nazionalità cinese, cingalese ed ivoriana.
Dopo aver riscontrato irregolarità amministrative (polizze assicurative scadute, irregolari o false), il pubblico ufficiale (soprannominato “Serpico”) tratteneva l’autovettura e i documenti dei soggetti fermati, prospettando loro la possibilità di non redigere i verbali di contestazione in cambio di somme di denaro. Talvolta il vigile simulava il furto del veicolo, costringendo la vittima a versargli una somma di denaro per ottenere la restituzione con la tipica condotta del cosiddetto “cavallo di ritorno”. Nei suoi confronti è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
Nell’illecita attività sono risultati coinvolti altri sei soggetti, tra cui un funzionario del Comune di Napoli, un altro ispettore della polizia locale, due assicuratori e due cittadini extracomunitari utilizzati come mediatori delle richieste concussive del vigile. Per due di loro sono stati disposti gli arresti domiciliari (Ciro Autiero, di Napoli, classe ’53 e Mamad Loum, nato in Senegal, classe ’74), per gli altri quattro l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria (Saverio Coppola, di Napoli, classe ’54, Savio Benito Pedris, nato a Kandana in Sri Lanka, classe ’56, Salvatore Sangiacomo, di Napoli, classe ’56 e Gaetano Marigliano, di Napoli, classe ’45).