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A Scafati la I Mostra Nazionale delle Bustine di Zucchero

polverificio borbonicoSarà Scafati la prima città italiana ad ospitare una mostra interamente dedicata alle bustine di zucchero. Sì, avete letto bene, le comuni bustine di zucchero monodose, uno degli elementi che caratterizza la vita quotidiana un po’ di tutti, fedeli ma tanto spesso inosservate compagne di chi ama concedersi una pausa in un bar con un caffè, diventano protagoniste di una singolare esposizione che, dal prossimo 22 ottobre e per tutto il mese di novembre, andrà ad arricchire le maestose sale del Real Polverificio Borbonico di Scafati, Centro per le Arti e la Cultura del comune.

La Tombola Napoletana di Peter e Barbla Fraefel

Dietro al progetto sposato e promosso dall’amministrazione comunale e dall’assessorato alla cultura della città, l’idea di una delle “memorie viventi” scafatesi, lo storico della città nonché glicofilo (termine utilizzato per definire un collezionista di bustine di zucchero piene), il dottor Francesco Donnarumma che, con la collaborazione del custode del complesso monumentale ottocentesco e amante di arte, fotografia e anch’egli collezionista di bustine zucchero, Catello Avagnale, curerà questa mostra imminente mostra di cui le nostre pagine parlano in esclusiva.

Con queste parole il curatore della Prima Mostra Nazionale delle Bustine di Zucchero a Scafati, il dottor Francesco Donnarumma, ci spiega in anteprima la singolare e originale iniziativa: “La grande varietà di bustine di zucchero che saranno esposte al Real Polverificio Borbonico introdurrà alla glicofilia tutti i visitatori. Gli oltre 8000 pezzi che comporranno la mostra presentano le più svariate tematiche e sveleranno tanti aspetti del mondo da un punto di vista nuovo: dalla storia, alla cultura; dalla flora alla fauna; dal cinema all’astronomia; insomma… chi più ne ha più ne metta.

Le Fasi Lunari
Sposi Scafatesi dal 1900 al 1960

Mi sono avvicinato al mondo della glicofilia oltre trent’anni e da molti anni partecipo anche a meeting italiani e internazionali dedicati alle bustine di zucchero. Ho prodotto diverse serie di bustine di zucchero nel corso del tempo, molte di esse possedute dai maggiori collezionisti e glicofili del mondo”.

“Tutti possono avvicinarsi a questo tipo di collezionismo – continua Donnarumma – infatti basta poco per far caso ai messaggi, alle immagini o alle differenti tematiche rappresentate sugli involucri monodose per lo zucchero. Si possono conservare sia vuoti che pieni in particolari per conservarle in ottimo stato. Attenzione però se collezionate quelli di zucchero di canna perché, se pieni, il contenuto col tempo rovinerà la bustina, quindi conviene svuotarli prima di custodirli”.

Ancora una volta Scafati e il suo Real Polverificio scelgono di dedicare spazio a qualcosa di relativamente nuovo e poco conosciuto; l’anno scorso fu la volta della mail art o arte postale con la mostra dell’artista pompeiano Domenico Severino “Pompei: L’archeologia e il Vesuvio”, ora tocca alla Prima Mostra Nazionale delle Bustine di Zucchero…
Per contribuire a farvi un’idea, il pezzo è stato corredato con un piccolo assaggio di alcune collezioni che sarà possibile ammirare tra cui “La Tombola Napoletana” degli artisti svizzeri Peter e Barbla Fraefel, le fasi lunari e gli sposi scafatesi dal 1900 al 1960… Quindi adesso non ci resta che attendere sabato 22 ottobre per scoprire ciò hanno da dire le bustine di zucchero e, persolmente, nel frattempo presterò maggiore attenzione ai messaggi e alle immagini che mi capiterà di avere tra le mani mentre prendo un caffè.

 

Raffaele Cirillo

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