L’oblio è lontano, Tiziana suicida per un video hard lo attesta. La donna trentunenne le aveva tentate tutte per far cancellare le immagini da Facebook, fino alla goccia che (forse, la verità la sapremo solo in seguito) ha fatto traboccare il vaso.
La condanna a pagare le spese giudiziarie (circa ventimila euro) ha dato il colpo di grazia. Tiziana non è riuscita ad ottenere il diritto all’oblio nonostante una sentenza del tribunale napoletano. Ironia della sorte la donna continua a essere irrisa sui social. Su Facebook c’è una pagina che non ancora è stata bloccata. Si chiama “Rip Tiziana” ed è un chiaro esempio di “flame”.
Tutto è finto persino il “Rip”, creato apposta per indurre reazioni. La cadenza napoletana di Tiziana si poteva ascoltare in uno dei video incriminati e il suo “bravoh” era il tormentone dell’anno scorso. Tiziana aveva cambiato identità ma non è stato sufficiente.
Anche la Corte europea si è espressa obbligando i motori di ricerca a rimuovere dal web i contenuti indesiderati ma in Italia la sua applicazione non supera il 35%. Tiziana ancora messa alla gogna ed irrisa torna a morire da donna.
Giuseppe D’Apolito