Un macabro stratagemma per costringere il figlio ad aprire la porta e uscire allo scoperto (l’abitazione dell’uomo affaccia direttamente sulla strada). Pochi attimi che sono bastati alla 57enne per porsi tra il figlio e i sicari che hanno fatto fuoco colpendola all’inguine e al basso ventre. Giuseppe Telese, vero obiettivo dei killer, è stato solo ferito di striscio ad una caviglia. Resisi conto dell’esito negativo del raid i due esecutori si sono rapidamente dileguati mentre la donna è stata trasportata all’ospedale “Cardarelli” di Napoli.
Sottoposta ad intervento chirurgico è ora ricoverata in prognosi riservata: secondo i medici non sarebbe in pericolo di vita. I carabinieri stanno passando al setaccio i sistemi di videosorveglianza presenti nella zona e interrogando pregiudicati del posto per attingere elementi utili al’identificazione dei killer. Tutto farebbe pensare ad un attacco dei Licciardi contro i Lo Russo, attualmente in declino e “disonorati” dalla decisione del boss Carlo di collaborare con la giustizia. Sconcertante la freddezza e la ferocia dei sicari: non hanno esitato a fare fuoco strattonando un bambino e colpendo gravemente una donna.
Il messaggio è chiaro : la camorra non ha più regole ne freni di sorta. Colpire chiunque, donna e bambini compresi, ovunque e con ogni mezzo pur di imporre la propria logica criminale sul territorio. I cittadini assistono atterriti ad un continuo far west tra camorristi. La gente sembra rassegnata a subire la prevaricazione violenta di questi individui senza scrupoli. Si confida nel lavoro investigativo delle forze dell’ordine e in particolare dei carabinieri che con professionalità e costanza da sempre si oppongono all’efferata violenza del sistema in quartieri dove l’omertà e la collusione sono di casa.
Ghetti di cemento dove vivere onestamente è sempre più difficile: senza adeguata scolarizzazione, occupazione e sana aggregazione, lo ribadiremo sempre, la guerra con la camorra è persa in partenza. Speriamo che prima o poi anche i signori politici giungano a questa ovvia conclusione. Politici che dovrebbero, forse, compiere attento esame di coscienza sul modo di governare certe realtà.
Alfonso Maria Liguori