Tra le motivazioni della revoca, si afferma che il CdA avrebbe ostacolato la realizzazione del Ciclo Integrato con cui alla distribuzione dell’acqua viene aggiunta la gestione del sistema fognario.
Tale operazione non è realizzabile senza le dovute coperture economiche che attualmente l’Amministrazione Comunale di Napoli non ha accantonato nel Bilancio 2016-19 mettendo a serio rischio la sicurezza dei lavoratori e il percorso dell’acqua pubblica!
Noi siamo seriamente preoccupati che la revoca del Presidente e del CDA sia l’inizio di
un’inversione di tendenza sulla politica dell’acqua pubblica.
Durante l’Assemblea verranno discusse e saranno decise tutte le iniziative per difendere i processi di risanamento e legalizzazione dell’azienda portati avanti dal CDA, le forme partecipative dei cittadini avviate, le iniziative sociali messe in campo, il prosieguo del percorso intrapreso per l’attuazione del Ciclo Integrato senza mettere a repentaglio il futuro dei lavoratori e dell’azienda, l’ampliamento della gestione pubblica oltre i confini del Comune di Napoli, la salvaguardia delle fonti, il contrasto a qualsiasi tentativo di sabotare ed invertire il percorso la gestione pubblica e partecipata dell’acqua.