C’è un luogo a Napoli ai limiti della Sanità dove tra i banchi tufacei si può toccare, vedere e vivere l’inafferrabile devozione popolare che sfocia nella pietà per i morti. E’ il Cimitero delle Fontanelle, il purgatorio celato nel sottosuolo terreno. Qui solo è concesso, senza temere le fiamme dell’inferno, sollecitare la manifestazione dei defunti, per la storia le anonime vittime della peste del 1656 e del colera del 1836.
In questo luogo di transito di schiere di anime purganti, l’Associazione culturale locus iste -Luoghi e Memoria, vi accompagnerà sulle tracce ininterrotte delle tradizione alla scoperta di leggende, racconti di miracoli, profezie; e tra le anime in pena senza nome e senza pace, l’energia pulsante della dedizione popolare ci restituirà la memoria del Capitano, di Donna Concetta, di Don Pasquale, dei due sposini.
Un percorso emotivo complesso in cui la realtà rimane sospesa tra sacro e profano, magia e religione, perché siamo nel Regno dei Morti, degli spiriti dolenti che popolano le profondità del suolo e dell’anima della città, dove si invocano le porte dell’Ade.
Appuntamento: Via Fontanelle, 80 ore 10,30