Napoli, i D’Ausilio controllano centri scommesse e attività ristorative?

soldi-2-13L’ombra del clan D’Ausilio dietro numerosi centri scommesse e attività ristorative dell’area flegrea. Secondo alcune indiscrezioni il gruppo criminale retto dal ras latitante Felice starebbe investendo nel settore delle scommesse sportive e nelle attività ristorative per riciclare il denaro sporco proveniente dalle attività illecite gestite dal clan sul territorio.

E c’è di più: queste attività pseudo legali consentirebbero ai D’Ausilio di assumere giovani di Bagnoli e dell’area flegrea quali commessi, camerieri, cuochi e impiegati. Un mossa che aumenterebbe esponenzialmente la fama dei D’Ausilio all’interno di una comunità in cui l’inoccupazione resta piaga endemica. Non è un caso che le forze dell’ordine e in particolar modo i carabinieri stiano effettuando controlli a tappeto nelle attività commerciali del posto per verificare la riconducibilità delle stesse ad esponenti malavitosi dei D’Ausilio e verificare nel contempo la regolarità delle relative autorizzazioni previste in materia di commercio.

Garantire trasparenza e prevenire tempestivamente l’infiltrazione del sistema nella società civile: questo il messaggio pubblicamente lanciato dal Prefetto di Napoli Gerarda Pantalone che ha esortato senza mezzi termini i cittadini alla piena collaborazione con le forze dell’ordine. Spesso il muro di omertà che protegge i camorristi rallenta notevolmente il lavoro degli investigatori che si trovano a fronteggiare una criminalità organizzata formata sempre più da baby killer, spesso cocainomani, e pronti a tutto pur di imporre in città la strategia del terrore in città.

Intanto i Giannelli della vicina Cavalleggeri non starebbero a guardare: il boss Alessandro (attualmente detenuto) vanterebbe rapporti eccellenti (anche familiari) con la cupola di Secondigliano che potrebbe intervenire improvvisamente nello scontro con i D’Ausilio con azioni eclatanti proprio nel cuore del sodalizio criminale retto dal boss Felice. Ecco perché la polizia di stato e i carabinieri presidiano ininterrottamente Bagnoli e Cavalleggeri: si temono agguati mortali e raid intimidatori che potrebbero essere vanificati dal repentino intervento delle forze dell’ordine sempre vigili nella zona. Ma la paura tra la gente resta forte: quale? Di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.