Napoli, “Bagnoli Futura”: si rompono gli argini. Scontro politico a tutto campo

bagnoli-napoliBufera governativa a Napoli sulla gestione del progetto “Bagnoli Futura”: rotti gli argini del confronto costruttivo, ormai i politici si attaccano apertamente e senza esclusione di colpi. “Matteo Renzi non lo vedo da due anni: – ha commentato sarcastico il sindaco di Napoli Luigi de Magistris – forse sarebbe il caso che qualcuno ci mettesse una buona parola.

Nessuno deve commissariare una città che si sta riprendendo grazie ai napoletani. Siamo determinati a liberare tutti i quartieri della città dalla camorra, dal malaffare, dalla corruzione e dalla mala politica che per troppi anni ha penalizzato la crescita qualitativa di Napoli. Al governatore della Campania Vincenzo De Luca non manca mai occasione per fare dichiarazioni pesanti sull’argomento: offese che sfociano sovente nel personale non favorendo la causa. Sappia De Luca che a Napoli non servono finti mediatori. Il sindaco di Napoli non sarà mai ostaggio di ricatti istituzionali orditi dalla politica.

Non vogliamo neanche pensare che a monte ci sia un disegno politico che miri a mettere in difficoltà la città perché se così fosse ci sarebbe veramente di che dare conto nelle sedi opportune”.

“Forse il buon de Magistris – ha replicato l’esponente di Forza Italia Mara Carfagna – è in preda a nostalgie liceali abbandonando Napoli a se stessa. Per fortuna Palazzo Santa Lucia lavora concretamente evitando di impelagarsi in sterili polemiche contro il governo”. Bordata secca a de Magitris lanciata dalla Carfagna a cui fanno eco le parole le dichiarazioni del governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Occorre capire bene che 20 anni di cialtroneria amministrativa hanno bloccato la riqualificazione dell’area che ospitava l’ex Italsider.

Intervenire su Bagnoli è un preciso dovere di chi amministra e governa questi luoghi ma non a chiacchiere e propaganda. Se c’è una città al mondo che ha bisogno di collaborazione istituzionale e rapporti distesi è Napoli. Meno male che questo concetto è ben chiaro alla Regione che tutela concretamente gli interessi dei napoletani. Basta con gli scontri istituzionali che lasciano il tempo che trovano : avanti con la sinergia e l’amore per i luoghi per riscattare una volta per tutte l’immagine e la produttività partenopee”.

Un’atmosfera incandescente che sembra non volersi raffreddare: de Magistris è fermo su una posizione di principio che potrebbe costare ai napoletani un prezzo altissimo. Si sa, quando il gioco si fa duro e gli interessi sono rilevanti tutto è lecito: occorrerà ora comprendere quale prezzo la città dovrà pagare per ottenere i propri diritti. In sintesi: nel più oscuro caos politico Napoli attende l’alba di un nuovo giorno immersa nell’immobilismo di una “nottata” che sembra non passare mai.

Alfonso Maria Liguori

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano