16mila fan su Facebook, più di 2000 su Twitter e Instagram, quasi duecento nuovi utenti al giorno che entrano in contatto con i social della Soprintendenza, una forte presenza di pubblico femminile (58%), su una rete di provenienza mondiale.
Pompei, a sei mesi dall’avvio delle piattaforme social registra una più che soddisfacente crescita di interesse da parte del pubblico virtuale, ovvero da parte di quegli utenti che sono già stati o verranno in visita al sito. Questo nuovo canale di comunicazione, obbligato e più adeguato ai tempi correnti, non poteva non coinvolgere il sito di Pompei allo scopo di comunicare in tempi veloci le varie attività della Soprintendenza oltre che divulgare la bellezza del luogo e della sua storia attraverso il racconto ,soprattutto per immagini, del sito e puntando a coinvolgere fasce trasversali di pubblico di ogni età, provenienza e background culturale.
E dunque attraverso i principali canali social Facebook, Twitter e Instagram (https://www.facebook.com/Pompeii-Soprintendenza; https://twitter.com/pompeii_sites; http://instagram.com/pompeiisites/ ) che si aggiungono al sito internet www.pompeiisites.org, la Soprintendenza mantenendo una linea scientifica, racconta delle attività in corso, dei cantieri di restauro, delle riaperture al pubblico di edifici restaurati e svela luoghi nascosti o prospettive particolari del sito. L’utente della nuova comunicazione social di Pompei ha modo di scoprire novità e curiosità del sito attraverso rubriche settimanali, interviste ad archeologi, architetti e restauratori, l’illustrazione del prima e dopo “com’era e com’è”, il dietro le quinte di Pompei, con il lavoro degli operai in azione nelle operazioni quotidiane e fondamentali di gestione del sito, la celebrazione di anniversari legati alle scoperte e ai più importanti avvenimenti storici per il sito, i personaggi che hanno fatto la storia di Pompei, le fotografie a 360° degli ambienti più belli. E ancora le dirette streamig e periscope delle conferenze stampa, ma anche occasioni dedicate per interagire con gli archeologici come per la rubrica Twitter #Askacurator, per porre domande dirette agli esperti o per chiedere informazioni in tempo reale sulla visita e i servizi.
Alcuni dei post più apprezzati su Facebook che hanno raggiunto una portata virale sono stati: il ritorno di David Gilmour a Pompei ; l’eccezionale ritrovamento del Tesoro di Moregine o ancora il video della Villa di Poppea o il post sulle strisce pedonali di Pompei . Grande successo e tanti commenti positivi sta avendo in queste ore il post di omaggio ai Beatles, pubblicato questa mattina.
La pagina Facebook di Pompei ha inoltre ricevuto la “spunta blu”, ovvero il riconoscimento ufficiale che consente ai cybernauti di riconoscere la pagina istituzionale della Soprintendenza, tra le numerosissime che utilizzano impropriamente il nome della città, e dunque di poter essere certi di apprendere informazioni corrette sul sito.
La comunicazione social rientra nel più ampio Piano di Comunicazione integrato e coordinato di Pompei, realizzato nell’ambito del Grande Progetto Pompei, che ha riformulato la nuova identità visiva e il nuovo Brand “Pompeii”.