Compra il biglietto ma non può andare allo stadio: la triste storia di un testimone di giustizia

San Paolo Champions in festaEssere un testimone di giustizia può avere moltissimi svantaggi. La vita, si sa, non è più quella di prima e ci sono moltissime limitazioni ma Gennaro Ciliberto, giovane partenopeo, mai si sarebbe aspettato di non potersi recare allo stadio San Paolo per l’esordio casalingo del Napoli.

Il giovane, in passato, aveva denunciato la presenza di un clan di camorra nei subappalti per alcuni lavori autostradali e grazie al suo intervento, le forze dell’ordine riuscirono a scoprire i legami fra un clan di Castellammare con alcune ditte del napoletano che si occupavano della costruzione e manutenzione di autostrade.

Da quel momento, Ciliberto ha dovuto affrontare vari processi ma ha comunque tentato di portare avanti la sua grande passione: il calcio. A tal proposito, aveva acquistato il biglietto per la partita del Napoli di questa sera ma incredibilmente ha dovuto rinunciare alla partita.

“Ai testimoni di giustizia non è permesso recarsi allo stadio per motivi di sicurezza” spiega Ciliberto ai colleghi del Corriere del Mezzogiorno. E’ giusto tutto questo? Si sa da tempo che gli spalti del San Paolo sono popolati da moltissimi camorristi ma allora perchè uno che si è contraddistinto per legalità e giustizia non può recarsi nell’impianto di Fuorigrotta per tifare la sua squadra? Caos all’italiana.

Intanto CIliberto ha scritto al viceministro dell’Interno Filippo Bubbico e attende una risposta anche per i prossimi eventi sportivi che si svolgeranno a breve nella città partenopea. “Per l’ennesima volta – spiega il testimone di giustizia – mi è stata limitata la libertà personale e nonostante sia un testimone che si è sempre attenuto alle regole comportamentali, anche il poter assistere ad un evento calcistico è negato. Se io rispetto i doveri i miei diritti dove sono?”.

Gennaro Esposito

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