“L’inchiesta sul monopolio dei clan sulla distribuzione del pane è la conferma che le organizzazioni criminale “ce la danno a bere” – e “a mangiare” – grazie a infiltrazioni profonde e consolidate in vari comparti del settore agroalimentare.
Sono tanti i prodotti alimentari che “puzzano” d’illegalità e di criminalità organizzata . Sono ben 30 clan mafiosi censiti da Legambiente su tutto il territorio nazionale in questi anni con le “mani in pasta”.
E’ tanto il cibo che il mostro si mangia e con quello soprattutto i nostri soldi. Infatti spesso i consumatori pagano un prezzo doppio: in termini di salute, ma anche di denaro, perché in molti casi è la criminalità organizzata a determinare il prezzo dei beni di prima necessità, sia a valle che a monte delle filiere.
“In una nota Legambiente commenta l’inchiesta indagini che oggi hanno portato all’arresto di nove persone e al sequestro di beni (aziende e società) riconducibili alla fazione Zagaria del Clan dei Casalesi del valore di circa 18 milioni di euro”.
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