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A Capodimonte “Il bello del gusto: il Seicento a tavola”

gusto-il-belloCapolavori dell’arte, cibo e curiosità si incontreranno giovedì 29 settembre, dalle ore 18.30, all’Auditorium del Museo di Capodimonte, in una conferenza spettacolo dal titolo “IL BELLO DEL GUSTO: IL SEICENTO A TAVOLA”
L’esaltazione del piacere estetico e il gioco dei sensi.

Si tratta di un appuntamento nato dall’iniziativa di Fabiana Mendia e Arteindiretta, nonchè promossa dal Museo di Capodimonte e dagli Amici di Capodimonte, nell’ambito della rassegna MuseoAmicoMuseo, dedicata ai 10 anni di attività dell’Associazione.

Prendendo ispirazione da opere, pitture, e letteratura, le due voci narranti (Fabiana Mendia, professoressa e storica dell’arte e l’attore napoletano Antonio Merone) accompagneranno il pubblico in un viaggio dedicato alla cucina, al cibo e alle tavole imbandite del secolo del Rinascimento e del Barocco, in un sequel narrato di dipinti che si apriranno agli occhi dello spettatore come vere pagine di menu.

La degustazione artistica si aprirà con il sottofondo delle note della musique de table di George Philipp Telemann, le musiche di Rameau e del principe della musica sacra Benedetto Marcello, e ci porterà nei luoghi del cibo. Il cibo sará dapprima raccontato come modello estetico, energia cromatica, varietà ed equilibrio di forme attraverso i capolavori di Ruoppolo e Luca Forte, e le tele selezionate dalla collezione Capodimonte.

Piatto speciale della serata sarà la pastiera. Non mancheranno, inoltre, i richiami alla tradizione dei trattati “Nel dolce tipico napoletano secondo la ricetta di Antonio Latini, un famoso cuoco dell’epoca – dice la storica dell’arte Mendia – c’era il parmigiano. Attraverso le opere – aggiunge – è possibile avere un’importante testimonianza sui gusti, abitudini e scelte culinarie di quegli anni, nonché scoprire pietanze che oggi si sono evolute a tal punto da essere altro.

Poi tra le tavole imbandite dei banchetti ufficiali della corte di Francia sarà la volta delle spezie, del tea, caffè, cioccolato, l’oro bruno dei Maya che conquistò i ricchi del Seicento.

Nel corso della conferenza verranno mostrate le compenetrazioni esistenti tra l’arte e la cucina, nelle loro varie declinazioni fino alle sculture e i trionfi di zucchero, espressione di raffinatezza e cultura nei conviti europei.

“Non ci sediamo a tavola per mangiare, ma per mangiare insieme.” scriveva Plutarco. E’ il senso di questo banchetto artistico, ciò che stimola il desiderio di cibo e al tempo stesso conduce ad un’esperienza estetica ed emotiva.

Ornella Scannapieco

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