L’inchiesta come riporta “la Repubblica”, è quella che riguarda le insistenze messe in atto per costringere alle dimissioni i commissari di alcune aziende sanitarie dopo l’elezione di Vincenzo De Luca a governatore della Campania, affinché fossero i manager scelti dalla giunta De Luca a occupare quei posti.
Nelle scorse ore i militari della Guardia di Finanza hanno eseguito nei confronti di Casillo un decreto di perquisizione del suo ufficio della sede Pd di Boscoreale.
Gli inquirenti sono alla ricerca di prove sui collegamenti tra Casillo e Coscioni e tra Casillo e le vicende oggetto delle indagini.
Enrico Coscioni, consigliere alla Sanità di De Luca, è da tempo indagato con l’accusa di tentata concussione per aver esercitato delle indebite pressioni sui commissari dell’Asl Napoli 2, Asl Napoli 3 e dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
In particolare avrebbe provato a “dimissionare” il vecchio commissario dell’Asl Napoli 3 dicendogli “i sindaci non ti vogliono… Casillo non ti vuole…”, per sollecitarlo ad abbandonare l’incarico prima della naturale scadenza, e così procedere subito a nuove nomine di professionisti di gradimento della nuova maggioranza politica.
Inizialmente, gli inquirenti avevano attribuito il Casillo della frase “Casillo non ti vuole” a Mario Casillo, capogruppo Pd e figlio di Franco. I due sono molto uniti e Franco ha seguito in convegni e uscite varie il figlio nella sua recente ascesa.
Dalle indagini emergerà se tutto il trafficare di Casillo padre sia stato attuato per ottenere voti favorevoli all’elezione del figlio Mario.