Nell’ultimo periodo, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Toni Pannullo si è soffermata su altre problematiche della città di Castellammare lasciando in una fase di stallo la vicenda relativa alle Terme e a tutti i suoi lavoratori.
A denunciarlo sono proprio i termali che hanno presentato al Comune una richiesta scritta con la quale invitano gli amministratori ad organizzare “un incontro per illustrare azioni visibili e condivisibili, visto il grave disagio sociale, la carenza di opportunità lavorative e l’esaurimento a breve della NASPI”.
La richiesta è stata presentata ormai il 30 settembre scorso ma fino a questo momento i diretti interessati non hanno ricevuto alcuna notizia dai vertici di Palazzo Farnese. La speranza è che il sindaco e la sua squadra di governo “abbiano quella umana sensibilità nell’indicare a strettissimo giro una data per questo incontro”.
Riunione che sembra essere fondamentale solamente per i termali. Non si esclude che nelle prossime ore possano esserci delle novità in merito ma attualmente sembra realmente che l’amministrazione comunale di Castellammare abbia dimenticato le Terme e i suoi lavoratori.
Eppure all’interno del programma di Toni Pannullo, come primo punto, c’era scritto: “Lavoro ed attività produttive” (facendo riferimento particolarmente alle Terme e alle partecipate comunali). Con la riapertura del complesso delle Antiche Terme e con successivamente “l’assunzione” di alcuni lavoratori termali (pagati tramite voucher e ufficializzata con il patto di solidarietà dell’estate scorsa), l’amministrazione sembrava essersi finalmente interessata del problema.
Da allora, però, poco è stato fatto. Recuperare le altre strutture di Terme di Stabia sembra essere più complicato del previsto ma soprattutto ci vuole tempo e competenza. I lavoratori, però, chiedono solamente un incontro per capire la propria situazione lavorativa a quattro mesi dall’insediamento di Pannullo. Arriverà o meno? Attendere è l’unica cosa che si può fare.
