Non solo Napoli: referente dei riti satanici dell’ex cinodromo è Roma

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Si allarga a macchia d’olio e prende una consistenza inaspettata la vicenda legata ai riti satanici che si consumerebbero regolarmente in orari notturni nell’ex cinodromo di Napoli.

In seguito ad alcune segnalazioni pervenuteci e a successive indagini da noi condotte, pare che i cosiddetti satanisti siano organizzati in cellule attive sul territorio partenopeo e campano, con base principale a Roma. Si tratterebbe di una costola deviata della massoneria composta da professionisti e insospettabili della Napoli bene: il reclutamento degli adepti avverrebbe principalmente all’interno di noti club privé sfruttando il sesso come anello di congiunzione di quella che ormai appare quale vera e propria organizzazione.

lex-cinodromo-luogo-dei-riti-sataniciI componenti di questa mega setta si aiuterebbero tra di loro lavorativamente (così come avviene nella massoneria) perseguendo come finalità suprema l’affermazione del potere dell’oscurità sulla luce. Ecco perché sarebbe stata scelta Roma come base centrale: una sorta di sfida alla cristianità che, nella capitale, trova espressione massima nello Stato Pontificio. Un sistema piramidale ben articolato composto da simpatizzanti, adepti e maestri. Un fenomeno allarmante che potrebbe portare in breve alla scoperta di realtà scabrose nascoste per decenni dal potere e dall’insospettabilità dei pezzi da novanta della setta.

Un volto della realtà sociale purtroppo in linea con la pochezza di contenuti dell’attuale periodo storico in cui, soprattutto i giovani, appaiono privi di riferimenti positivi e demotivati nei confronti della società. La ricerca del piacere sfrenato ad ogni costo nell’invocazione di entità malefiche consentirebbe il raggiungimento di estasi uniche per intensità e durata.   Contenuti folli e incivili di falsi credi a cui purtroppo però le nuove leve, secondo alcuni sondaggi, guarderebbero con crescente interesse. E’ opportuno mantenere la massima attenzione su un fenomeno allarmante che riporta la società all’oscurantismo medievale, esaltando false ideologie in nome di un consumismo e di un desiderio di ebbrezza costante mascherato da “amore per Lucifero”.

Interessi economici, sete di potere, voglia di trasgredire oltre ogni immaginazione: queste le reali finalità di chi percorre cammini così scellerati inquinando il tessuto della società con materiale propagandistico inneggiante al tutto, maledetto e subito.

In tal senso l’istituzione scuola può molto, segnalando alle autorità competenti strani atteggiamenti assunti dagli studenti o improvvisi cambiamenti nello stile di vita fino a quel momento adottato dal soggetto (ossessione per l’occulto, libri esoterici, simboli numerici inneggianti all’anticristo, etc). Per non parlare degli stupefacenti, per lo più acidi, che si consumerebbero in queste pseudo riunioni di culto. Viaggi nell’eccesso, a volte senza ritorno, dalle conseguenze devastanti sull’equilibrio psico-fisico di chi incoscientemente li intraprende.

Allora, quali sono le reali finalità di queste sette ormai ben ramificate sul territorio a livello nazionale? Quali i reali obiettivi economici? Tante le domande che attendono risposte esaurienti, tanti i nodi da scogliere in una intrigata vicenda che vede protagonisti personaggi influenti in ogni settore della società.

Alfonso Maria Liguori

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Pubblicista, con formazione scolastica classica e frequenza universitaria presso l'Ateneo Federico II di Napoli (corso di Laurea in Filosofia). Dal 2003 "Aml" è nato, giornalisticamente parlando, con il settimanale diocesano della Curia di Napoli "Nuova Stagione". Successivamente collabora con Cronache di Napoli, con Metropolis, con Napoli Più, svolgendo nel contempo attività di pubbliche relazioni e portavoce di politici. Impegnato nel sociale nel 2003 ha preso parte ad un progetto sociale per il recupero di minori a rischio promosso dall'associazione onlus "Figli in Famiglia" in collaborazione con il Tribunale per i Minori di Napoli. Ha curato eventi di solidarietà per associazioni onlus in favore di noti ospedali partenopei in collaborazione con l'Ubi Banca Popolare di Ancora. Ha diretto la trasmissione televisiva "Riflettori su Ercolano" (a sfondo sociale) per Tele Torre. Profondo conoscitore della strada e dei complessi meccanismi sociali che caratterizzano le problematiche di Napoli e della sua provincia, da anni collabora attivamente con il Gazzettino vesuviano.